parrocchia di San Martino sec. XVI - 1602
Parrocchia della diocesi di Milano. La prima chiesa parrocchiale di Ranco si trovava nella località Cascina San Martino e la parrocchia, compresa nella pieve di Angera, era anche chiamata parrocchia di San Martino in Monte. La prima documentazione certa dell’esistenza della parrocchia è la relazione compilata in data 8 febbraio 1565 dal prevosto di Angera, Stefano Colonna, a seguito della visita compiuta alle parrocchie della pieve per ordine del vicario generale della diocesi di Milano, Nicolò Ormaneto. Era parroco di Ranco Andrea De Rossi, che risiedeva a Melegnano. La successiva visita effettuata da san Carlo Borromeo il 13 ottobre 1567 mise in evidenza lo stato di abbandono in cui versavano la chiesa e gli altri beni della parrocchia. L’istruttoria disposta dal Borromeo circa lo stato della parrocchia fu affidata al notaio di Angera Guarnerio Castiglioni. Dall’indagine emerse che la chiesa di San Martino era cura d’anime e luogo di sepoltura per gli abitanti di Ranco e di Lisanza. Secondo un testimone, anticamente i parroci di Ranco venivano eletti dal popolo, che si riuniva in chiesa. La chiesa era peraltro in stato di totale degrado: non vi si celebravano più le messe e la casa parrocchiale era abitata da alcuni massari; inoltre i beni della parrocchia erano stati ceduti a livello (Ranco 1991). San Carlo ricostituì il beneficio parrocchiale, per consentire la residenza di un parroco nel paese. Lo stesso Borromeo, peraltro, finì per affidare la cura d’anime di Ranco al prevosto di Angera, che doveva provvedervi tramite un coadiutore retribuito. All’atto della visita pastorale del cardinale Federico Borromeo, nel 1602, la situazione fu presentata in maniera tale da convincere il visitatore ad affidare definitivamente la cura al prevosto di Angera; Ranco divenne perciò una coadiutoria di Angera.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Saverio Almini ]
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