parrocchia di San Giorgio sec. XV - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di San Giorgio risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Corbetta fin dal XIII secolo (Liber notitiae). La “capella” di Albairate è ancora citata nel 1398 tra quelle del plebato di Corbetta (Notitia cleri 1398) e, alla metà del XV, tra le parrocchie della diocesi di Milano visitate dall’arcivescovo Gabriele Sforza (Indice 1454). Nella visita pastorale dell’arcivescovo di Milano Gabriele Sforza del 1455 la chiesa di San Giorgio risultava già parrocchia ed era retta da due parroci porzionari (Palestra 1959); questi dati sono anche confermati dallo Status ecclesiae mediolanensis del XV secolo, secondo il quale in Albairate, compresa tra le venti “ecclesie parochiales” della pieve di Corbetta, c’erano due “parochiani”. Nel Liber seminarii mediolanensis del 1564 figura nella pieve di Corbetta anche la rettoria di Albairate (Liber seminarii 1564). Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Albairate, a cui era preposto il vicario foraneo di Corbetta, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Corbetta, inserita nella regione I della diocesi.
Nel 1760, durante la visita pastorale dell'arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Corbetta, nella chiesa parrocchiale di Albairate figuravano le confraternite della Dottrina Cristiana, del Santissimo Rosario, della Santa Croce, del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 1154, di cui 801 comunicati. Entro i confini della parrocchia di San Giorgio esistevano a quell’epoca gli oratori di Santa Maria della Neve, della Beata Vergine Maria e San Bernardo, di San Giovanni decollato, di San Carlo in Ravello, di Santa Caterina vergine e martire in Marcatutto, in Santa Teresa in Riazzolo, dei Santi Faustino e Giovita in Faustina (Visita Pozzobonelli, Pieve di Corbetta).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la porzione curata di San Giorgio possedeva fondi per 533.6 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 1460 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Albairate assommava a lire 1569.10 (prima porzione) e a lire 1492 (seconda porzione); le nomine dei benefici spettavano all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1897, all’epoca della prima visita pastorale dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Corbetta, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 1680.72, con l’esclusione di un beneficio titolare. Entro i confini della parrocchia di San Giorgio martire esistevano gli oratori di Santa Maria, di San Bernardo, di San Giovanni decollato, di San Carlo in Ravello, della Madonna della Neve in Rosio, delle Sante Faustina e Giovita in Santa Faustina, di Santa Teresa in Riazzola; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 2500 (Visita Ferrari, I, Pieve di Corbetta).
Tra XIX e XX secolo la parrocchia di Albairate è sempre stata compresa nella pieve di Corbetta e nel vicariato foraneo di Corbetta, nella regione I, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando è stata attribuita al decanato di Abbiategrasso, nella zona pastorale VI di Melegnano.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Federica Biava ]
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