pieve dei Santi Alessandro e Margherita 1576 - 1971
Pieve della diocesi di Milano. Con decreto 18 agosto 1576 dell’arcivescovo Carlo Borromeo la sede dell’antica pieve di Corneliano venne trasferita a Melzo, la cui chiesa dei Santi Alessandro e Margherita venne elevata a prepositurale e collegiata. Al momento della sua erezione la chiesa plebana dei Santi Alessandro e Margherita di Melzo faceva capo alle parrocchie di Albignano, Cavaione, Corneliano, Truccazzano (Palestra 1984).
Dall’epoca post-tridentina alla struttura plebana della diocesi si affiancò quella vicariale: il vicariato di Melzo, coincidente con l’ambito territoriale della pieve, era inserito nella regione forense VI.
Negli atti delle visite pastorali compiute tra il XVI e il XVIII secolo dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili nella pieve di Melzo figuravano costituite le parrocchie dei Santi Alessandro e Margherita (capopieve), Albignano, Cavaione, Corneliano, Truccazzano.
Tra XIX e XX secolo la pieve e vicariato foraneo di Melzo comprese le medesime parrocchie.
Nel 1929 al plebato di Melzo venne assegnata la parrocchia di Vignate, già appartenente alla pieve di Gorgonzola.
Con decreto 10 luglio 1969 dell’arcivescovo Giovanni Colombo il vicariato foraneo di Settala venne soppresso e le parrocchie di Settala, Caleppio, Liscate, Lucino e Premenugo vennero annesse al vicariato foraneo di Melzo (decreto 10 luglio 1969 c) (RDMi 1969).
La pieve dei Santi Alessandro e Margherita di Melzo è sempre stata inclusa nella regione VI, fino ai decreti arcivescovili che hanno rivisto la struttura territoriale della diocesi, in seguito ai quali le parrocchie che ne avevano fatto parte furono attribuite al decanato di Melzo.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Federica Biava ]
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