pieve di San Donato sec. X - 1971
Pieve della diocesi di Milano. Attestata nel X secolo (DCA, San Donato Milanese), alla fine del XIII secolo l’autore del Liber notitiae sanctorum Mediolani attribuiva al territorio della pieve di San Donato le chiese di Santa Maria Maddalena, San Martino di San Donato Milanese; Zelo; Bagnolo; Bolgiano; Chiaravalle; Foramagno; Macconago; Monticello; Morsenchio; Nosedo; Poasco; Quintosole; Sorigherio; Triulzo; Vaiano (Liber notitiae). Nel 1398 il plebato di San Donato Milanese comprendeva, oltre alla canonica, le “capelle” di Nosedo, Monticello, Bagnolo, Triulzo, Poasco, Zelo, Morsenchia, Bolgiano (Notitia cleri 1398).
Secondo lo Status ecclesiae mediolanensis del XV secolo nella canonica di San Donato c’erano sette canonici oltre al “prepositus”; la pieve comprendeva sette “ecclesie parochiales” (Status ecclesiae mediolanensis).
Sono ricordati anche nel XVI secolo la canonica di San Donato con sette canonicati e la prepositura, le “rettorie” di Santa Maria di Poasco e di Zelo e il “clericato” di San Siro di Triulzo (Liber seminarii 1564).
Nel XVI secolo il plebato di San Donato comprendeva le parrocchie di San Donato (capopieve), Monasterolo, Bolzano, Monticello, Zelo, Bagnolo, Poasco, Quinto Sole, Monloedo, Vigentino (Visita Carlo Borromeo, Pieve di San Donato Milanese).
Dall’epoca post-tridentina alla struttura plebana della diocesi si affiancò quella vicariale: il vicariato di San Donato Milanese, coincidente con l’ambito territoriale della pieve, era inserito nella regione forense VI.
Nel XVI secolo la pieve di San Donato comprendeva, oltre alla chiesa plebana di San Donato, le parrocchie di Poasco, Quintosole, Vigentino, Bagnolo. Nel 1581 venne elevata a parrocchiale anche la chiesa San Martino di Zelo.
Negli atti della visita pastorale compiuta dall’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di San Donato nel 1901 figuravano le parrocchie di San Donato, Chiaravalle, Poasco, Quinto Sole, Vigentino, Zelo Foromagno (Visita Ferrari, I, Pieve di San Donato).
Nel corso del XX secolo si verificarono delle variazioni relative ai confini territoriali della pieve: in un primo momento rimasero le parrocchie di San Donato, Zelo, Poasco; successivamente, con i decreti 15 giugno 1963 (decreto 15 giugno 1963) (RDMi 1963) e 17 dicembre 1963 (decreto 17 dicembre 1963) (RDMi 1964), vennero istituite rispettivamente le parrocchie di Santa Barbara di Metanopoli e Santa Maria Ausiliatrice di Certosa; con decreto 20 aprile 1966 la parrocchia di Sant’Enrico di Metanopoli (decreto 20 aprile 1966) (RDMi 1966).
La soppressione del vicariato foraneo di Linate al Lambro, avvenuta nel 1969, contribuì ad allargare ulteriormente i confini del vicariato foraneo di San Donato Milanese, a cui vennero aggregate le parrocchie di Mezzate, Mirazzano, San Bovio; solo nel 1971 anche quella di Linate al Lambro.
La pieve di San Donato di San Donato Milanese è sempre stata inclusa nella regione VI, fino ai decreti arcivescovili che hanno rivisto la struttura territoriale della diocesi, in seguito ai quali le parrocchie che ne avevano fatto parte furono attribuite al decanato di San Donato Milanese.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Federica Biava ]
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