vicariato foraneo di Cantù sec. XVI - 1971
Il vicariato foraneo di Cantù, sede di pieve dal 1582, figura inserito in epoca post-tridentina nella regione IV della diocesi di Milano; comprendeva le parrocchie di San Paolo (capopieve e sede vicariale), San Michele, San Teodoro di Cantù; Alzate; Carimate; Cucciago; Figino Serenza; Intimiano; Montesolaro; Montorfano; Novedrate; Vighizzolo già appartenenti alla pieve di Cantù.
Dal 1839 la parrocchia di Alzate venne elevata a sede di vicariato foraneo in luogo e dal 1907 divenne sede vicariale estendendo la sua giurisdizione anche sulla parrocchia di Montorfano (DCA, Alzate Brianza).
Alle originarie parrocchie si aggiunsero nel 1927 quella di Cassima Amata (Fondo Avvocatura della Curia arcivescovile di Milano, Cassina Amata), nel 1937 quella di Cimnago, nel 1957 quella di Mirabello Comasco (DCA, Cantù).
Nel 1969, con l’estinzione del vicariato foraneo di Alzate Brianza, la parrocchia di Montorfano fu nuovamente assegnata al vicariato foraneo di Cantù (decreto 28 novembre 1969) (RDMi 1970).
Il vicariato foraneo di Cantù cessò di esistere solo con la revisione della struttura territoriale della diocesi di Milano attuata nel 1971. Incluso nell’elenco dei nuovi vicariati foranei in base al decreto 11 marzo 1971 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971), le parrocchie che ne facevano parte andarono a costituire, dal 1972, il decanato di Cantù nella zona pastorale V di Monza.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Marina Regina ]
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