pieve di Santo Stefano sec. XI - 1971
Pieve della diocesi di Milano. La prima attestazione documentaria risale al testamento del 1026 di Ambrogio, figlio del fu Arosio, di legge longobarda, abitante nel vico di Burago, il quale prevedeva la possibilità di assegnare parte dei propri beni agli “oficiales ecclesie et plebis sancti Stephani” (DCA, Vimercate). Alla fine del XIII secolo l’autore del Liber notitiae sanctorum Mediolani attribuiva al territorio della pieve di Vimercate le chiese di San Giacomo Alfeo, San Giorgio, San Giovanni apostolo “minorum”, Santa Maria “canonice”, San Pancrazio, San Pietro di Vimercate; San Damiano, San Maurizio “in plebe Vilmercato”; Sant’Andrea “in silvis Vicomercato”; San Martino “in Solario”; San Michele “in Burgo Novo”; Sant’Eustorgio, Sant’Apollinare, San Martino di Arcore; San Vittore, Santa Maria di Mezzago; Sant’Andrea, Santa Maria, San Martino, San Nazaro di Bellusco; Santa Maria, San Protaso di Bernareggio; San Savino, San Vito di Burago; Sant’Antonino, San Quirico di Brentana; Sant’Egidio, San Giorgio, Santa Giuliana, San Pietro di Caponago; Carnate; Sant’Andrea, Santa Maria di Carugate; San Giulio, Santa Maria (’in Campo’) di Cavenago; Oldaniga; Sant’Andrea, San Damiano, San Salvatore, San Nazaro, San Vincenzo di Concorezzo; ’San Fiorano’ “miliarium unum a Concorezo”; Camuzzago (San Sepolcro, “ecclesia monasterii”); San Donnino, Sant’Eusebio, San Martino, “item” San Martino, San Pietro di Agrate; Lesmo; Aicurzio (”Lizinti”); ’Cascina Moriano’; ’Santa Maria alla Molgora’; Sant’Ippolito, San Siro di Ornago; San Michele, San Nazaro, San Pietro di Oreno; Passirano; Ruginello (Santa Maria); Sant’Antonino, San Quirico di Sulbiate Inferiore; Sulbiate Superiore; Santi Faustino e Giovita (’Cascina Turro’), San Vigilio di “Turri Sancte Tegle”; Usmate; San Fedele, Santi Marcellino e Pietro, Santa Maria di Velate; Villanova; Omate; Sant’Alessandro, San Giovanni Battista di Gerno (Liber notitiae; Vigotti 1974). Nel 1398 il plebato di Vimercate comprendeva, oltre la canonica, le “capelle” di Carugate; “Gradi”; Caponago; Omate; Cavenago; Ornago; San Martino, Santa Maria di Bellusco; Brentana; Aicurzio (”Licurti”); Bernareggio; Passirano (San Dionigi); Ronco; Oldaniga (”Gualdaniga”); Santa Maria di “Menzago”; San Vittore di “Amzago”; Burago (”Boyrago”); Villanova; Velate; Benate; Arcore; Usmate (due di cui una “de Oxijs”); San Nazaro, San Michele di Oreno; Concorezzo; Lesmo; Carnate; “Dossi de Prenede”. A quella data il collegio canonicale risulta composto dal preposito e diciassette canonici (Notitia cleri 1398). Secondo lo Status ecclesiae mediolanensis, nel XV secolo, nella canonica di Vimercate, c’erano diciassette canonici oltre al “prepositum”; la pieve di Vimercate comprendeva trentaquattro “ecclesie parochiales et capelle”; i “monasteria monialium de capite burgi”; il “monasterium monialium de Cugnolo”; il “monasterium monialium” di Moirano; il “monasterium monialium dominarum” di Bernareggio; il “monasterium dominarum de Valle”; il “monasterium dominarum”, il “monasterium Sancti Martini”, il “monasterium Sancti Apolinaris” di Arcore; il “monasterium” di Bellusco; il “monasterium Sancti Nazarii” di Concorezzo; le “domine virgines Sancti Laurentii”; il “monasterium Sancti Ambrosii” di Carugate; il “monasterium” di Oreno; il “monasterium virorum de Zimizago”; il “monasterium monialium” di Sulbiate; l’ospedale di San Giovanni di Vimercate; l’ospedale di Moirano; l’ospedale di San Damiano di Vimercate; l’ospedale della Molgora (Status ecclesiae mediolanensis).
Nel 1578 il plebato di Vimercate comprendeva le parrocchie di Arcore; Bellusco; Bernareggio; Brentana; Burago; Caponago; Carnate; Carugate; Cavenago; Aicurzio; Concorezzo; Agrate; Omate; Lesmo; Mezzago; Oldaniga; Ornago; Oreno; Ronco; Usmate (Visita Rossi, Pieve di Vimercate). Nel 1599 alle medesime parrocchie si aggiunse quella di Velate (Visita Foreri, Pieve di Vimercate).
Negli atti delle visite pastorali compiute nel XVIII secolo dall’arcivescovo di Milano Giuseppe Pozzobonelli, nella pieve di Vimercate figuravano costituite le parrocchie di Santo Stefano (capopieve); Oreno; Lesmo; Omate; Caponago; Bellusco; Ornago; Cavenago; Burago; Concorezzo; Usmate; Velate; Brentana; Curzio; Carugate; Oldaniga; Arcore; Mezzago; Bernareggio; Carnate; Ronco Briantino; Agrate.
Dall’epoca post-tridentina alla struttura plebana della diocesi, caratterizzata da una sostanzile stabilità, si affiancò quella vicariale: il vicariato di Vimercate, coincidente con l’ambito territoriale della pieve, era inserito nella regione forense VI. Dal 1925 la parrocchia di Carugate fu elevata a sede di vicariato foraneo in luogo.
Nel 1906 la parrocchia di Lesmo fu aggregata al nuovo vicariato di Casatenovo (RDMi 1907).
Nel 1912 fu istituita la parrocchia di Villanova (Fondo Avvocatura della Curia arcivescovile di Milano, Villanova); nel 1932 fu costituita la parrocchia di Velasca (Fondo Avvocatura della Curia arcivescovile di Milano, Velasca); nel 1970 fu inclusa la parrocchia della Regina del Santo Rosario di Arcore (RDMi 1970).
Nel XIX e XX secolo la pieve di Santo Stefano di Vimercate, al cui interno si formarono nel tempo le nuove parrocchie di Villanova; Velasca; Regina del Santo Rosario di Arcore, è sempre stata inclusa nella regione VI, fino ai decreti arcivescovili che hanno rivisto la struttura territoriale della diocesi (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), in seguito ai quali le parrocchie che ne avevano fatto parte furono attribuite al decanato di Vimercate nella zona pastorale V di Monza.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Marina Regina ]
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