parrocchia di Santo Stefano protomartire sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa plebana di Santo Stefano di Mariano Comense è attestata fin dall’XI secolo (DCA, Mariano Comense). Le visite pastorali compiute tra XVI e XVIII secolo dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili a Mariano Comense riportano costantemente gli atti relativi alla chiesa plebana di Santo Stefano.
Mariano Comense fu sede di vicariato foraneo, incluso nella regione IV della diocesi, fin dall’epoca post-tridentina.
Nel 1762, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Mariano Comense, nella chiesa prepositurale di Santo Stefano, si avevano la confraternita, senza abito, del Santissimo Sacramento, eretta da San Carlo nel 1570; la confraternita della Dottrina Cristiana, eretta dall’arcivescovo Federico Borromeo nel 1606; la società della Santissima Croce, istituita il 27 ottobre 1720; la confraternita del Santissimo Rosario, eretta nel 1607 con decreto dell’arcivescovo Federico Borromeo; il consorzio del Suffragio dei Morti, istituito nel gennaio del 1646; nell’oratorio di San Rocco figurava la confraternita dei Disciplini, eretta da San Carlo il 18 novembre 1570. Entro i confini della parrocchia di Mariano esistevano gli oratori di San Maurizio martire e di San Rocco. Nella collegiata i canonicati erano sette, oltre alla prepositura (Visita Pozzobonelli, Pieve di Mariano Comense).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia prepositurale di Santo Stefano possedeva fondi per 176.7 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 2144 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia prepositurale di Santo Stefano assommava a lire 1620.9 e quella del canonicato coadiutorale a 710.15.3; la nomina del beneficio della parrocchia prepositurale spettava a Roma e del canonicato coadiutorale all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1900, all’epoca della prima visita pastorale dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Mariano, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 1432. Entro i confini della chiesa prepositurale di Santo Stefano protomartire esistevano la chiesa sussidiaria di San Rocco, sotto il titolo di Assunzione di Santa Maria e San Rocco; gli oratori di Sant’Anna; San Francesco, oratorio pubblico di casa Prinetti Besana; Sant’Alessandro in Perticato; San Giorgio, oratorio privato; e una cappella mortuaria di casa Besana; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 6700. Nello stato del clero erano elencati il preposto parroco, due coadiutori e un coadiutore sussidiario (Visita Ferrari, I, Pieve di Mariano).
Nel XIX e XX secolo la parrocchia di Santo Stefano di Mariano Comense figura sempre sede vicariale nella regione forense IV, fino ai decreti arcivescovili che hanno rivisto la struttura territoriale della diocesi (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), in seguito ai quali è stata attribuita al decanato di Cantù.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Marina Regina ]
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