parrocchia dei Santi Pietro, Marcellino ed Erasmo sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa dei Santi Pietro e Marcellino risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Agliate fin dal XIII secolo (Liber notitiae). La “capella” dei Santi Pietro e Marcellino è ancora citata nel 1398 tra quelle del plebato di Agliate (Notitia cleri 1398). Nel Liber seminarii mediolanensis del 1564 figura tra le rettorie della pieve di Agliate anche quella dei Santi Pietro e Marcellino di Besana (Liber seminarii 1564). La parrocchia compare nelle visite pastorali compiute nella pieve di Agliate fin dal XVI secolo, con la dedicazione ai Santi Pietro e Marcellino. Nella serie degli annuari della diocesi la parrocchia di Besana figura con tale intitolazione fino al 1838; dal 1839 assume la dedicazione ai Santi Pietro, Marcellino ed Erasmo.
Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Besana, a cui era preposto il vicario foraneo di Agliate, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Agliate, inserita nella regione V della diocesi.
Nel 1752, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Agliate, nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro, Marcellino e Erasmo, si avevano il sodalizio, senza abito, del Santissimo Sacramento, eretto canonicamente dall’arcivescovo Federico Borromeo; la confraternita, senza abito, del Santissimo Rosario, eretta canonicamente e unita al precedente sodalizio con documento comprovato l’8 luglio 1646. Il numero dei parrocchiani era di 1001 di cui 739 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Besana esistevano gli oratori di Santa Caterina vergine e martire; Santi Protaso e Gervaso; San Michele in Cortenuova; San Clemente in Cazzano; Santa Maria alla Neve alla Visconta (Visita Pozzobonelli, Pieve di Agliate).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Besana in Brianza possedeva fondi per 763.2 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 1034 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Besana assommava a lire 3858.8.6; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Con la divisione dell’antica pieve di Agliate, stabilita con decreto 25 aprile 1838 dell’arcivescovo Carlo Gaetano Gaysruck, la parrocchia di Besana Brianza divenne sede plebana e vicariale nella regione IV della diocesi.
Nel 1901, all’epoca della prima visita pastorale dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Besana, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 4320, con l’esclusione di due benefici coadiutorali. Entro i confini della parrocchia dei Santi martiri Pietro, Marcellino ed Erasmo esistevano gli oratori dei Santi Carlo e Luigi; Santa Caterina in Besana Inferiore; San Clemente in Cazzano; San Michele in Cortenova; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 3600 (Visita Ferrari, I, Pieve di Besana).
Dal 1838 la parrocchia dei Santi Pietro, Marcellino ed Erasmo di Besana Brianza figura sede vicariale nella regione forense IV, fino ai decreti arcivescovili che hanno rivisto la struttura territoriale della diocesi (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), in seguito ai quali è stata attribuita al decanato di Carate Brianza nella zona pastorale V di Monza.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Marina Regina ]
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