parrocchia di Sant'Alessandro sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di Sant’Alessandro risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Seveso fin dal XIII secolo (Liber notitiae). Nel Liber seminarii mediolanensis del 1564 figura tra le rettorie della pieve di Seveso anche quella di Sant’Alessandro di Copreno (Liber seminarii 1564). Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Copreno, a cui era preposto il vicario foraneo di Seveso, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Seveso, inserita nella regione IV della diocesi.
Nel 1762, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Seveso, nella chiesa parrocchiale di Sant’Alessandro martire, si aveva il sodalizio del Santissimo Sacramento, canonicamente istituito da Francisco Antonio Tranchedino, in occasione della sua visita personale, nel 1685. Il numero dei parrocchiani era di 446 di cui 296 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Copreno esistevano gli oratori di San Mauro; San Francesco Saverio, antica parrocchiale prima del 1667 (Visita Pozzobonelli, Pieve di Seveso).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Sant’Alessandro possedeva fondi per 143.16 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 488 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Sant’Alessandro assommava a lire 575.6.8; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1901, all’epoca della prima visita pastorale dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Seveso, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 996. Entro i confini della parrocchia di Sant’Alessandro martire esistevano gli oratori di San Francesco Saverio, di proprietà della famiglia Ginami; San Mauro, di proprietà privata, aperto al culto saltuariamente; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento, eretta con breve del cardinale Benedetto Erba Odescalchi nel 1733. Il numero dei parrocchiani era di 890 (Visita Ferrari, I, Pieve di Seveso).
Tra XIX e XX secolo la parrocchia di Sant’Alessandro di Copreno è sempre stata compresa nella pieve di Seveso e nel vicariato foraneo di Seveso, nella regione IV, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra 1971 e 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando è stata attribuita al decanato di Seveso nella zona pastorale V di Monza.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Marina Regina ]
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