parrocchia di San Marcellino sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa dei Santi Marcellino e Pietro risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Brivio fin dal XIII secolo (Liber notitiae). La “capella” di San Marcellino di Imbersago è ancora citata nel 1398 tra quelle del plebato di Brivio (Notitia cleri 1398). Nel Liber seminarii mediolanensis del 1564 figura tra le rettorie della pieve di Brivio anche quella di San Marcellino di Imbersago (Liber seminarii 1564). La parrocchia compare nelle visite pastorali compiute nella pieve di Brivio fin dal XVI secolo, con la dedicazione a San Marcellino. Nella serie degli annuari della diocesi la parrocchia figura con l’intitolazione ai Santi Pietro e Marcellino nel 1903 e stabilmente tra il 1906 e il 1986, anno in cui si fissa in San Marcellino (decreto 1 luglio 1986) (RDMi 1988).
Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Imbersago, a cui era preposto il vicario foraneo di Brivio, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Brivio, inserita nella regione V della diocesi.
Nel 1754, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Brivio, nella chiesa parrocchiale di San Marcellino, si avevano la confraternita del Santissimo Sacramento e la confraternita di Sant’Anna, erette entrambe nel 1686 dal cardinale Federico Visconti e confermate nel 1725 dal cardinale Benedetto Erba Odescalchi. Il numero dei parrocchiani era di 1090 di cui 690 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Imbersago esistevano gli oratori di San Paolo; Beata Vergine del Bosco; Assunzione della Beata Vergine Maria in Cassina di Frà Martino; San Martino alla Grogana; San Pietro apostolo in Sartirana (Visita Pozzobonelli, Pieve di Brivio).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Marcellino possedeva fondi per 267.7 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 1029 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di San Marcellino assommava a lire 1553.14.3; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1897, all’epoca della prima visita pastorale dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Brivio, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 1440. Entro i confini della parrocchia di San Marcellino esistevano gli oratori di San Paolo apostolo, di giuspatronato del conte Tomaso di Castelbarco; San Carlo, detto anche Lazzaretto, di giuspatronato del conte Tomaso di Castelbarco; Beata Vergine Maria del Bosco; Madonna Assunta in Cassina di Frà Martino; San Martino, di giuspatronato dei missionari delle Missioni estere di San Calocero in Milano; San Pietro apostolo in Sartirana; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 2400 (Visita Ferrari, I, Pieve di Brivio).
Tra XIX e XX secolo la parrocchia di San Marcellio di Imbersago è sempre stata compresa nella pieve di Brivio e nel vicariato foraneo di Brivio, nella regione V, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra 1971 e 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando è stata attribuita al decanato di Brivio nella zona pastorale III di Lecco.

ultima modifica: 04/01/2007

[ Marina Regina ]