parrocchia di Santa Maria Assunta sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di Santa Maria risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Incino fin dal XIII secolo (Liber notitiae). La “capella” di Santa Maria di Masnaga (in latino Maxnago) è ancora citata nel 1398 tra quelle del plebato di Incino (Notitia cleri 1398). Già compresa nella pieve di Incino (Visita Massi, Pieve di Incino), passò nel 1584 a Villincino (Erba), con il trasferimento della pieve in questa località. Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Costa Masnaga, a cui era preposto il vicario foraneo di Erba, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Erba, inserita nella regione V della diocesi.
Nel 1752, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Incino, il numero dei parrocchiani della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta era di 1205 di cui 745 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Masnaga esistevano gli oratori di Sant’Ambrogio in Breni; San Michele; San Rocco in Centenario; Beata Vergine Maria; San Carlo (Visita Pozzobonelli, Pieve di Incino).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Santa Maria possedeva fondi per 286.19 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 890 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Santa Maria assommava a lire 1391.6; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1816 il territorio della parrocchia di Santa Maria ricadeva sotto la giurisdizione del comune di Tregolo ma comprendeva anche Brenno, Centemero, appartenenti ai rispettivi omonimi comuni; Musico, appartenente al comune di Centemero; Cibrone e Cibroncello, appartenenti al comune di Nibionno; Costa, appartenente al comune di Tregolo, nella provincia di Milano del regno lombardo-veneto; il numero degli abitanti era di 345 unità per Tregolo; 183 per Costa; 269 per Brenno; 372 per Centemero; 80 per Musico; 232 per Cibrone; 85 per Cibroncello (Censimento 1816).
Nel 1898, all’epoca della prima visita pastorale dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Incino, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 648.75, con l’esclusione di due coadiutorie. Entro i confini della parrocchia di Maria Vergine Assunta esistevano gli oratori di San Carlo in Cibrone; San Rocco in Centemero; San Francesco in Tregolo, privato, di patronato Beretta; Sant’Ambrogio in Brenno, di patronato Beretta; Sacro Cuore di Gesù in Costa, privato, presso le suore, di patronato Laura Baraggia; San Luigi; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 2600 (Visita Ferrari, I, Pieve di Incino Erba II).
Il 22 gennaio 1910 l’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari elevò a prepositura la parrocchia di Costa Masnaga e l’11 febbraio 1910 a vicariato foraneo (DCA, Costa Masnaga).
Dal 1910 la parrocchia di Santa Maria Assunta di Costa Masnaga figura sede vicariale nella regione forense V, fino ai decreti arcivescovili che hanno rivisto la struttura territoriale della diocesi (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), in seguito ai quali è stata attribuita al decanato di Erba nella zona pastorale III di Lecco.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Marina Regina ]
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