parrocchia di San Maurizio 1493 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. L’esistenza di almeno una chiesa di San Maurizio (”in locis Medate sunt ecclesiae Sancti Mauritii”; Medate è il toponimico antico) è attestata fin dal XIII secolo, elencata tra le dipendenze della pieve di Incino (Liber notitiae; Vigotti 1974). La fondazione della parrocchia risale al 1493 (Scritture Pieve di Incino, 1415-1696, q. 13). Già compresa nella pieve di Incino (Visita Massi, Pieve di Incino), passò nel 1584 a Villincino (Erba), con il trasferimento della sede plebana in questa località. Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di San Maurizio di Mevate o Meate, a cui era preposto il vicario foraneo di Erba, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Erba, inserita nella regione V della diocesi.
Nel 1752, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Incino, nella chiesa parrocchiale di San Maurizio, si avevano la confraternita del Santissimo Sacramento e la confraternita della Beatissima Vergine Maria Immacolata, eretta il 15 dicembre 1532. Il numero dei parrocchiani era di 304 di cui 216 comunicati. Entro i confini della parrocchia di San Maurizio d’Erba esistevano gli oratori della Beatissima Vergine Maria Immacolata e di Sant’Antonio abate in Meate (Visita Pozzobonelli, Pieve di Incino).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Maurizio possedeva fondi per 53 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 1235 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di San Maurizio assommava a lire 359; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1898, all’epoca della prima visita pastorale dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Incino, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 651.60. Entro i confini della parrocchia di San Maurizio esisteva l’oratorio di Maria Immacolata; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 617 (Visita Ferrari, I, Pieve di Incino Erba II).
Tra XIX e XX secolo la parrocchia di San Maurizio di San Maurizio d’Erba è sempre stata compresa nella pieve di Erba e nel vicariato foraneo di Incino (Villincino, Erba), nella regione V, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra 1971 e 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando è stata attribuita al decanato di Erba nella zona pastorale III di Lecco.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Marina Regina ]
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