parrocchia di San Giovanni evangelista 1529 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di San Giovanni apostolo risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Incino fin dal XIII secolo (Liber notitiae). La “capella” di San Giovanni di Lurago è ancora citata nel 1398 tra quelle del plebato di Incino (Notitia cleri 1398). La sua fondazione risale al 1529 (Scritture Pieve di Incino, 1339-1597, q. 11). Già compresa nella pieve di Incino (Visita Massi, Pieve di Incino), passò nel 1584 a Villincino (Erba), con il trasferimento della sede plebana in questa località. Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Lurago, a cui era preposto il vicario foraneo di Erba, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Erba, inserita nella regione V della diocesi.
Nel 1752, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Incino, nell’oratorio di San Rocco sito nella parrocchia di San Giovanni evangelista si aveva la confraternita di San Rocco. Il numero dei parrocchiani era di 1437 di cui 935 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Lurago esistevano gli oratori della Beata Vergine Maria Lauretana; Sant’Antonio da Padova; Santi Rocco e Sebastiano; Santo Stefano protomartire; Sant’Antonio abate in Calpuno; San Carlo (Visita Pozzobonelli, Pieve di Incino).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Giovanni possedeva fondi per 539.17 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 1472 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di San Giovanni assommava a lire 5478.0.5; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Lurago d’Erba fu sede di vicariato foraneo in luogo, incluso nella regione V della diocesi, a partire dal 1814 e divenne sede di vicariato foraneo dal 1902.
Nel 1901, all’epoca della prima visita pastorale dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nel vicariato foraneo di Lurago d’Erba, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 3029, con l’esclusione di due benefici coadiutorali. Entro i confini della chiesa prepositurale di San Giovanni evangelista esistevano la chiesa sussidiaria di San Carlo in Lambrugo; gli oratori di Santa Maria di Loreto; Santo Stefano alla Careggia; gli oratori privati dell’Assunta, presso il palazzo del conte Lorenzo Sormani; Sant’Antonio da Padova in Calpuno, presso la casa del sacerdote Francesco Groppetti; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 3300 (Visita Ferrari, I, Vicariati foranei in luogo).
Tra il 1814 e il 1969 la parrocchia di San Giovanni evangelista di Lurago d’Erba figura sede vicariale; al momento dell’estinzione del vicariato (decreto 4 agosto 1969 a) (RDMi 1969), la parrocchia venne compresa nel vicariato foraneo di Incino (Villincino, Erba) nella regione forense V, fino ai decreti arcivescovili che hanno rivisto la struttura territoriale della diocesi (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), in seguito ai quali è stata attribuita al decanato di Erba nella zona pastorale III di Lecco.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Marina Regina ]
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