parrocchia di San Biagio sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di San Biagio risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Missaglia fin dal XIII secolo (Liber notitiae). La “capella” di San Biagio di Galgiana è ancora citata nel 1398 tra quelle del plebato di Missaglia (Notitia cleri 1398). Nel Liber seminarii mediolanensis del 1564 figura tra le cappelle della pieve di Missaglia anche quella di San Biagio di Galgiana “de li fratti dele Gratie” (Liber seminarii 1564). Con istrumento 1 gennaio 1532, a rogito Giovanni Iacomo Molteno, il rettore di San Biagio don Gerolamo Crippa cedette ai frati Domenicani di Santa Maria delle Grazie di Milano la cura della parrocchia di Galgiana con gli annessi beni; il 1 agosto 1581 l’arcivescovo Carlo Borromeo, in seguito a una controversia sorta per lo stato deplorevole in cui rinvenne la parrocchia, la sottrasse ai Domenicani e la assegnò nuovamente a un prete in luogo (Beretta 1959).
Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Galgiana, a cui era preposto il vicario foraneo di Missaglia, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Missaglia, inserita nella regione V della diocesi.
Nel 1757, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Missaglia, nella chiesa parrocchiale di San Biagio vescovo e martire, si avevano l’istituto della Dottrina Cristiana e la confraternita del Santissimo Sacramento, canonicamente eretta il 18 agosto 1640. Il numero dei parrocchiani era di 205 di cui 135 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Galgiana esisteva l’oratorio di Sant’Anna alla Cassina de’ Bracchi (Visita Pozzobonelli, Pieve di Missaglia).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Biagio possedeva fondi per 88.12 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 373 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di San Biagio assommava a lire 519.1; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1896, all’epoca della prima visita pastorale dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Missaglia, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 400, con l’esclusione di un beneficio coadiutorale. Entro i confini della parrocchia di San Biagio vescovo martire esisteva l’oratorio di Sant’Anna alla Cascina de’ Bracchi; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 715 (Visita Ferrari, I, Pieve di Missaglia).
Dal 1906 la parrocchia di San Biagio di Galgiana è stata compresa nel vicariato foraneo di Casatenovo, nella regione V, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra 1971 e 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando è stata attribuita al decanato di Missaglia nella zona pastorale III di Lecco.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Marina Regina ]
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