parrocchia di Sant'Antonio 1571 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. Una chiesa dei Santi Filippo e Giacomo risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Oggiono fin dal XIII secolo (Liber notitiae). La parrocchia risulterebbe fondata nel 1571 (Palestra 1984), con la dedicazione ai Santi Filippo e Giacomo. Nella serie degli annuari della diocesi la parrocchia figura con tale intitolazione fino alla fine del XVIII secolo; dal XIX secolo assume la dedicazione a Sant’Antonio. Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Ello, a cui era preposto il vicario foraneo di Oggiono, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Oggiono, inserita nella regione V della diocesi.
Nello stato giuridico e pastorale delle chiese della pieve di Oggiono del 1741, la parrocchia di Ello risultava intitolata ai Santi Filippo e Giacomo anche se le funzioni parrocchiali erano svolte nella chiesa di Sant’Antonio, a tal fine destinata almeno dal 1722 (Palestra 1984); nella chiesa di San Giacomo e Filippo ebbe sede dal 1737 la confraternita della Buona morte o del Suffragio.
Nel 1759, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Oggiono, nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonio abate, si avevano la scuola del Santissimo Sacramento, eretta canonicamente nel 1640 prima nell’antica chiesa parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo, successivamente in quella di Sant’Antonio abate; ad essa fu unita la scuola, senza abito, del Santissimo Rosario, eretta nella vecchia chiesa parrocchiale e rinnovata nel 1708 in quella più recente; la confraternita del Suffragio, canonicamente eretta nella chiesa parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo nel 1737. Il numero dei parrocchiani era di 387 di cui 254 comunicati (Visita Pozzobonelli, Pieve di Oggiono).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la cura dei Santi Giacomo e Filippo possedeva fondi per 6.15 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 519 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della cura assommava a lire 703.10; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1900, all’epoca della prima visita pastorale dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Oggiono, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 565.11. Entro i confini della parrocchia di Sant’Antonio abate esistevano l’oratorio dei Santi Giacomo e Filippo al cimitero e la cappella del Santissimo Crocifisso, “ovvero ossario”; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 700 (Visita Ferrari, I, Pieve di Oggiono).
Tra XIX e XX secolo la parrocchia di Sant’Antonio di Ello è sempre stata compresa nella pieve di Oggiono e nel vicariato foraneo di Oggiono, nella regione V, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra 1971 e 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando è stata attribuita al decanato di Oggiono nella zona pastorale III di Lecco.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Marina Regina ]
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