comune di Albuzzano sec. XIV - 1757
Il toponimo appare per la prima volta come “Albuciano” della zona “inter papiam et Mediolanum” nell’elenco di pagamenti di fodro e di giogatico del 1181 (Bollea 1909). Successivamente il toponimo appare nel comparto delle strade degli “Statuta stratarum” del 1452 come “Albuzanum” appartenente alla squadra della “subtana Papiae” (Statuta Stratarum).
Nella “Relatione di tutte le terre dello Stato di Milano” di Ambrogio Opizzone è indicato come appartenente alla Campagna Sottana (Opizzone 1644).
Durante l’alto medioevo il paese fu infeudato dapprima al monastero di San Salvatore, in seguito a Manfredo Beccaria e, a partire dal 1431, ai Barbiano di Belgioioso a cui appartenne fino al 1792 (Merlo 1994).
Dalle risposte ai Quarantacinque quesiti della giunta del censimento (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3021) Albuzzano risulta infeudato al conte Antonio Barbiano di Belgioioso il quale non riceve censi dalla comunità. La giustizia è amministrata da un podestà feudale. La comunità è retta da due consoli, che prestano giuramento sia al podestà feudale che alla curia pretoria di Pavia, e da due deputati che riuniscono il consiglio dei capi di casa in occasione del riparto dell’imposta con il consenso dei maggiori estimati. Le scritture sono tenute da un cancelliere salariato, non ci sono procuratori in Milano e la popolazione è di 546 anime.
ultima modifica: 01/12/2006
[ Elisa Bassi, Cooperativa Arché - Pavia ]
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