comune di Barona sec. XIV - 1757
Barona appare in un “Breve ad memoriam retinendam” del 24 luglio 1118, un inventario dei beni del monastero di San Pietro in Ciel d’Oro di Pavia, tra le coerenze di un appezzamento di terra (Le carte del monastero di San Pietro in Ciel d’Oro 1984)
Il toponimo appare poi nel comparto delle strade degli “Statuta Stratarum” del 1452 come “Cassina Montis Baroni” appartenente alla squadra della “subtana Papiae” (Statuta stratarum).
Barona fu un antico possedimento del monastero benedettino di Sant’Apollinare che venne “concentrato” nel 1492 al Collegio Universitario Castiglioni di Pavia.
Successivamente viene indicato nella “Relatione di tutte le terre dello stato di Milano” di Ambrogio Opizzone come appartenente alla Campagna Sottana (Opizzone 1644).
Dalle risposte ai Quarantacinque quesiti della giunta del censimento ricevute il 23 aprile 1751 (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3020) questa località della Campagna Sottana risulta parte del feudo di Belgioioso e non paga censi. Barona è retta da un console, che giura presso la cura pretoria di Pavia oltre che presso quella feudale di Belgioioso, e da un deputato, iquali vengono rinnovati annualmente dal consiglio generale, le scritture sono tenute da un cancelliere salariato. Non ci sono procuratori in Milano, la popolazione è di 398 anime.
ultima modifica: 01/12/2006
[ Elisa Bassi, Cooperativa Arché - Pavia ]
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