comune di Baselica Bologna sec. XIV - 1757
Il toponimo compare in un “Breve sententie” del 6 marzo 1176 con cui i consoli di giustizia di Pavia assegnano degli appezzamenti di terra al monastero di San Pietro in Ciel d’Oro (Le carte del monastero di San Pietro in Ciel d’Oro 1984) come “Basereganove”.
Successivamente è riportato come “Basericenove” in un imbreviatura riguardante una permuta di terreni nel territorio della località (Le carte del monastero di San Pietro in Ciel d’Oro 1984).
Baselica Bologna compare come appartenente alla Campagna Soprana nella “Relatione di tutte le terre dello stato di Milano di Ambrogio Opizzone (Opizzone 1644).
Dalle risposte ai Quarantacinque quesiti della giunta del censimento ricevute il primo marzo 1751 (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3019) risulta che Baselica Bologna non è infeudato quindi è sottoposto all’autorità del podestà di Pavia dove presta giuramento il console.
Il comune è retto dal console e da due sindaci o deputati che hanno durata annuale ed eleggono i propri successori e le scritture sono tenute da un cancelliere, al consiglio generale prende parte tutto il popolo con la partecipazione dei due maggiori estimati, di due sindaci o deputati, del console e del cancelliere. Non c’è procuratore in Milano e la popolazione è di 191 anime.
ultima modifica: 01/12/2006
[ Elisa Bassi, Cooperativa Arché - Pavia ]
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