comune di Vellezzo sec. XIV - 1757
Il toponimo appare nel comparto delle strade degli “Statuta Stratarum” del 1452 come “Vellezium” appartenente alla squadra di Giovenzano (Statuta stratarum).
Successivamente Vellezzo è indicato come appartenente alla Campagna Soprana nella “Relatione di tutte le terre dello Stato di Milano” di Ambrogio Opizzone (Opizzone 1644).
Dalle risposte ai Quarantacinque quesiti della giunta del censimento ricevute il primo marzo 1751 (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3019) risulta che la comunità è infeudata al signor Bellini di Milano che non riceve censi. La giustizia è amministrata da un podestà feudale che si occupa anche della visita delle strade.
La comunità è retta da un console, che presta giuramento presso la banca del Pretorio di Pavia e presso quella del podestà feudale, e da quattro deputati: uno per il civile e tre per il rurale Il Consiglio generale si tiene alla presenza del popolo, con l’assistenza del deputato civile. Durante il consiglio generale vengono rinnovati i deputati: quello civile è scelto fra uno dei maggiori estimati mentre quelli rurali vengono estratti a sorte. Le scritture sono tenute da un cancelliere salariato, non ci sono procuratori a Milano, la popolazione è di 280 anime.
ultima modifica: 01/12/2006
[ Elisa Bassi, Cooperativa Arché - Pavia ]
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