comune di Cava sec. XIV - 1707
Il toponimo si trova citato nel secolo XIII, come facente parte del feudo di Sommo (Bergamo 1995).
NelI’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250 Cava, fa parte della contea Lumellina (Soriga 1913).
Nel 1315 quando Matteo Visconti si impadronisce di Pavia, l’Agro Ticinese viene diviso in squadre e Cava è compresa nel distretto dell’Oltrepò Sub-Squadra-Summi.
Nel 1466 i Visconti daranno in feudo queste terre agli Eustachi.
Cava è inclusa nell’elenco delle terre del principato di Pavia, censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone, come appartenente alla Lomellina (Opizzone 1644).
Il 9 marzo 1637 Giovanni Domenico Cavalchino delegato del governatore di Milano, a nome di sua maestà Filippo IV di Spagna, fu inviato a Cava per assumere tutte quelle notizie che il Governatore giudicava necessarie alla conoscenza civile, amministrativa ed economica della comunità. Il console, Francesco Olevano affermava di abitare in queste terre e di essere stato per dieci volte console. Vi era un podestà che risiedeva in Pavia e per il suo ufficio riceveva 6 scudi l’anno pagati dal comune.
La popolazione era di 70 fuochi (Pasquale 1923).
Nel 1650 Gerolamo Olevano presta giuramento di fedeltà al re di Spagna, come duca di Milano, per i feudi della Squadra di Sommo: Cava, Taverna, Torre de Torti, Franco, San Fedele, Spichia, Sabione e Casa Bianca (ASTo, Inventario Lumellina n° 48).
ultima modifica: 27/10/2002
[ Gloria Ferrario, Cooperativa Arché - Pavia ]
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