comune di Villanova d'Ardenghi sec. XIV - 1707
Questo paese era compreso nella Sylva Carbonaria ed appartenne al monastero di Santa Maria Teodota di Pavia fino all’anno 981 (Bergamo 1995).
Alla fine del secolo XIII diventa comune prendendo il nome di Ardenghi, dai feudatari che ne tenevano la signoria. In una carte del 1214 si parla proprio del comune e della parrocchia di San Cristoforo (prima delle devastazioni del XIII secolo era probabilmente chiamato Villa Fugitii o Folingi, ricostruito gli sarà dato l’attuale nome).
La località è citata nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250 come Villanova de Ardenghis, in contea Lumellina (Soriga 1913).
In questo periodo era sotto la giurisdizione di Carbonara e compresa nel feudo di Sommo.
Negli Statuta Stratarum di Pavia del 1452 si legge nella Squadra di Lumelina, “Villanova de Ardenghis” (statuta stratarum).
Nel 1644 Villanova d’ Ardenghi è inclusa nell’elenco delle terre dello stato di Milano censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone (Opizzone 1644).
Già in possesso degli Eustachi pavesi, alla morte di Giuseppe Francesco, nel 1634, passò alla regia camera che lo venderà nel 1666 al marchese Giacomo Peverelli, che lo terrà per tre anni e poi lo passerà agli Olevano.
ultima modifica: 27/10/2002
[ Gloria Ferrario, Cooperativa Arché - Pavia ]
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