comune di Zinasco sec. XIV - 1707
Unico comune in Lomellina ad avere la particolarità di essere diviso in due frazioni: Zinasco Vecchio (il capoluogo) e Zinasco Nuovo.
Secondo il Casalis in latino il toponimo era Sinacum, l’attuale risale al XII secolo circa.
Uno dei più antichi documenti nel quale è menzionato Zinasco è uno Istrumento storico di compra-vendita dell’anno 1194 nel quale gli uni cedono agli altri fra i beni quelli di Cinaschi.
In quest’epoca il comune faceva parte del comitato di Lomello di spettanza dei conti palatini con ingerenze della chiesa Pavese.
La località è citata nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250 come Cinascum, in contea Lumellina (Soriga 1913).
Nel basso medioevo, all’epoca di Matteo Visconti il paese faceva parte del vicariato dell’Oltrepò, Sub-Squadra-Summi.
Negli Statuta Stratarum di Pavia, Manoscritto D del 1452 si legge nella Squadra di Lumelina, “Zinaschum” e “Zinaschinum” (statuta stratarum).
Nel 1466 il duca Galeazzo Maria infeuda gli Eustachi, poi passerà agli Arborio Gattinara ed, infine, agli Olevano (nel XVII secolo).
Zinasco, Zinaschino e Sairano sono inclusi nell’elenco delle terre del stato di Milano, censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone (Opizzone 1644).
Zinasco fu invaso dalle acque del Po e del Terdoppio, nuove case furono costruite più distanti dai fiumi e così sorse Zinasco Nuovo, detto anche Zinaschino (conseguentemente al primo fu aggiungo “Vecchio”).
ultima modifica: 01/12/2006
[ Gloria Ferrario, Cooperativa Arché - Pavia ]
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