comune di Zerbolò sec. XIV - 1707
Nel 1259 il Comune di Pavia concede a Mauro Beccaria, figlio di Zanone di costruirsi un castello nei terreni acquistati dal monastero di San Salvatore, in questo periodo il territorio era sotto la giurisdizione di Garlasco dove detto ramo dei Beccaria signoreggiava (Burroni 1965).
Costruiti il castello cominciarono a sorgere nell’intorno altre abitazioni, tant’è che i Beccaria nel 1393 chiedono che tale luogo che loro denominano Zerbolato, sia sottratto alla podestaria di Garlasco e sia messo sotto la giurisdizione del podestà di Pavia. Questo avverrà nel 1396 (Burroni 1965).
La località è citata nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250 come Limide, in contea Lumellina (Soriga 1913).
Negli Statuta Stratarum di Pavia del 1452 si legge nella Squadra di Lumelina, “Zerbolatem” (statuta stratarum).
Nel 1467 tutto l’agro sarà feudo di un ramo dei Visconti che lo terranno fino al 1679.
Nel 1566 il Comune partecipa alla congregazione generale del Principato di Pavia che si tiene a Pieve del Cairo (Porqueddu 1980).
Una nuova congregazione si svolgerà a Pavia tra il 4 e il 6 gennaio 1567, sono presenti tutte le 20 comunità, compreso Zerbolò, che hanno diritto di voto (Porqueddu 1980).
Zerbolò è incluso nell’elenco delle terre del stato di Milano, censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone (Opizzone 1644).
ultima modifica: 30/11/2006
[ Gloria Ferrario, Cooperativa Arché - Pavia ]
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