comune di Mede sec. XIV - 1707
Mede fu mutatio come appare nell’ itinerario romano Gerosolimitano che dista da Pavia X miglia romane (Mangiarotti Casone 1988).
Nel 1157 Federico Barbarossa investe di tale feudo i conti palatini di Lomello (Mangiarotti Casone 1988)
Nell’Elenco dei pagamenti di tasse di fodro e di giogatico, si trova “Secundum breue de Lomellina, Jn Mede (…)” (Pergamene Comunali 1181).
La località è citata nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250 come Mede, in contea Lumellina (Soriga 1913).
Nel 1305 si menzionano il conte palatino Ruffino da Mede, cui seguiranno Tomaso nel 1312, Rinaldo nel 1397 e Giacomo nel 1400 circa, come feudatari del luogo (Bergamo 1995).
In un manoscritto del 1383 si legge “Locus Medde” (Bollea 1909).
Anche negli Statuta Stratarum di Pavia del 1452 si legge nella Squadra di Lumelina, il toponimo “Medde” (statuta stratarum).
Nel 1466 Francesco Sforza conferma a Bucino e Guglielmo, conti di Mede, la separazione dalla città di Pavia e i privilegi già confermati loro da Filippo Maria.
Nel 1620 Mede entra a far parte di una delegazione di 24 enti che delineano quelli che sono stati definiti “Statuti Lomellini” (Zucchi 1904).
Il comune è incluso nell’elenco delle terre del principato di Pavia, censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone, come appartenente alla Lomellina (Opizzone 1644).
Separatamente risulta anche il toponimo: Nobili di Mede (ibidem).
Nel 1647 è signore del luogo Ignazio Gorriani e vi rimarrà fino al 1743, quando gli subentreranno i fratelli Guizzardi (Bergamo 1995).
ultima modifica: 27/10/2002
[ Gloria Ferrario, Cooperativa Arché - Pavia ]
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