comune di Sartirana sec. XIV - 1707
Il nucleo primitivo esisteva già nel X secolo, nel 963, infatti, risulta appartenere al contado di Lomello (Bergamo 1995).
Nel secolo XII Sartirana fu sotto la giurisdizione feudale dei conti palatini di Lomello , da quando, tra il 1140 e il 1146 furono costretti a sottomettersi al comune di Pavia, e si dispersero, quindi in vari feudi assumendone il nome.
In un diploma di Federico I, 1164, fra le terre concesse a Pavia, risulta citato anche Sartirana. Tale concessione verrà rinnovata da Enrico VI nel 1191, Ottone I nel 1209 e da Federico II nel 1219, 1220 e 1230 (Malagugini 1912).
La località è citata nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250 come Sartirana, in contea Lumellina (Soriga 1913).
Nel 1238 un Bottigella vende tutti i suoi beni che possedeva in questo luogo al monastero di San Pietro in Ciel d’oro. Per arrivare alla prima regolare investitura si dovrà giungere al XV secolo quando Filippo Maria Visconti lo donerà al suo condottiero Angelo della Pergola.
Francesco I Sforza, occupando queste terre, include Sartirana nel ducato di Milano, e poi lo devolve alla regia camera, dalla quale viene ceduto nel maggio 1452 a Cicco Simonetta.
Negli Statuta Stratarum di Pavia del 1452 si legge nella Squadra di Lumelina, “Sartirana” (statuta stratarum).
Da una relazione di una visita pastorale del 1460 risulta che il paese è formato da circa 100 case (Bergamo 1995).
Dopo la morte del Simonetta, arrestato e decapitato, i beni confiscati furono concessi a Ludovico il Moro, zio di Gian Galeazzo Maria Sforza, il quale diventato Duca lo concesse nel 1494 a Bonifacio Guasco di Alessandria.
Ne settembre del 1499 Luigi XII concesse l’investitura a Giorgio D’Amboise, che morì nel 1512, il feudo ripasserà alla camera ducale.
Nel 1514, in un documento che riporta l’atto di fedeltà degli uomini di Sartirana che prestarono al nuovo feudatario, appare il nome del podestà “Dominus Ottone De Malatis” e quello dei due consoli in carica, in quell’anno, Umberto Cani e Giuseppe Sartori (entrambi preceduti dalla qualifica Magister) (Forte 1942), in seguito Francesco II Sforza concesse il feudo al gran cancelliere spagnolo Mercurino Arborio di Gattinara.
Sartirana partecipa alla congregazione del Principato di Pavia tenutasi a Pieve del Cairo nel 1566 in cui vengono definiti e distribuiti gli organi del potere esecutivo (Porqueddu 1980).
Una nuova congregazione si svolgerà a Pavia tra il 4 e il 6 gennaio 1567, sono presenti tutte le 20 comunità già precedentemente riunitesi, compreso Sartirana, che hanno diritto di voto (Porqueddu 1980).
Nel 1620 Sartirana entra a far parte di una delegazione di 24 enti che delineano quelli che sono stati definiti “Statuti Lomellini”. (Zucchi 1904)
Il comune è incluso nell’elenco delle terre del stato di Milano, censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone (Opizzone 1644).
ultima modifica: 27/10/2002
[ Gloria Ferrario, Cooperativa Arché - Pavia ]
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