podestà di Mortara sec. XIV - 1707
In un documento sui privilegi concessi dal conte di Biandrate a Mortara del 12 novembre 1409, si legge che sono concessi alla comunità “mero e misto imperio gladii potestatem”, inoltre che si dà, alla stessa, la possibilità di deputare un podestà che non sia del luogo e che provenga da un posto che disti almeno 20 miglia. Infine si libera la terra di Mortara dalla città di Pavia cancellando bandi, condanne e debiti che gli uomini di Mortara hanno col comune suddetto, viene anche concessa la possibilità di fare Statuti purché siano approvati dal conte di Biandrate (Paesi di nuovo acquisto Mortara).
Tra i privilegi concessi a Mortara si legge in una carta del 5 dicembre 1461 che oltre la conferma di “mero e misto imperio” alla città, l’indipendenza da Pavia. Sono indicati come ricadenti sotto la sua giurisdizione i seguenti luoghi: Cergnago, Olevano, Ceretto, Parona. Viene concesso, inoltre, un podestà annuale con un salario di 20 fiorini al mese che viene sindacato al termine dell’incarico (Paesi di nuovo acquisto Mortara).
Analoghi privilegi vengono concessi ancora l’11 marzo 1477 da Bona e Giovanni Galeazzo Maria Visconti e l’11 marzo 1483 da Carlo V (ibidem).
ultima modifica: 14/01/2005
[ Gloria Ferrario, Cooperativa Arché - Pavia ]
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