consiglio generale sec. XIV - 1707
Dall’esame dei convocati del consiglio generale e del consiglio ordinario si rileva che gli organi amministrativi di Garlasco hanno giurisdizione anche su Borgo San Siro e Aurelio San Biagio, e su alcune cascine e territori annessi.
Il consiglio generale, fino al 1598 è composto da tutti i capi famiglia residenti a Garlasco.
Con la supplica del 1 gennaio 1599, approvata con lettera patente del 15 luglio 1599, il consiglio chiede al senato di Milano di ridurre i propri membri a sessanta, scelti tra i maggiori estimati, i più anziani e più savi, senza vincoli di parentela fra di loro e residenti a Garlasco.
Costoro sono definiti vocali ossia “omnes vocem habentes (…) et interexati in impositione onerum”.
Risultano due variazione nel numero dei membri del consiglio generale avvenute entrambe nel 1751. Nel verbale di assemblea del consiglio generale del 31 dicembre 1751 si legge che tale consiglio è ridotto al numero di 45 vocali e 3 minori dello stabilimento dell’ufficio della generale intendenza di Alessandria. Un decreto del Senato di Torino del 22 dicembre 1751 riduce il numero dei membri del consiglio generale da 60 a 45, di cui 41 nominati tra i maggiori estimati e 4 tra i minori detti “personalisti”, cioè coloro che pagavano solo la tassa del personale.
Non si sa esattamente quale delle due variazioni sia prevalsa negli anni successivi. (Archidata 1990).
Sede del consiglio è una stanza nella torre del castello; il podestà o pretore, convoca il consiglio. I membri, già personalmente avvisati dal serivitore comunale, sono avvertiti dell’imminente riunione dal suono di una campana.
Dalla meteà del secolo XVII le sedute si susseguono a intervalli piuttosto regolari, una riunione nel periodo maggio-giugno, l’altra, solitamente il 31 dicembre, ma talvolta ai primi giorni di gennaio. Prima di allora il numero di sedute è variabile di anno in anno, ma mai superiore a sei.
Le competense del consiglio generale riguardano le decisioni di massima importanza per la vita economica-amministrativa della comunità.
Nella riunione estiva (maggio-giugno), viene discusso e approvato il tanteo, ossia il bilancio preventivo per l’anno corrente e si decide in merito all’imposizione di taglie o carichi straordinari.
Nella riunione invernale (dicembre-gennaio) l’ultimo punto all’ordine del giorno prevede sempre l’estrazione a sorte di due consiglieri con l’incarico di rinnovare il consiglio di provvisione (Archidata 1990).
ultima modifica: 27/10/2002
[ Gloria Ferrario, Cooperativa Arché - Pavia ]
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