comune di Travedo sec. XIV - 1738
La località è citata nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250 come Travedum, in contea Lumellina (Soriga 1913).
Negli Statuta Stratarum di Pavia del 1452 si legge nella Squadra di Lumelina, “Travedo” (statuta stratarum).
Travedo è incluso nell’elenco delle terre del stato di Milano, censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone (Opizzone 1644).
Travedo era, insieme a Torre de Torti, San Fedele e Campomaggiore, uno dei motivi di controversia tra lo stato Sabaudo e l’impero.
Solo grazie all’intervento di due potenze straniere (i delegati di Inghilterra e Olanda) il duca piemontese ottenne ciò che era per lui stato chiaramente definito nel trattato di Torino del 1703, e cioè che oltre alla Lomellina sarebbero state cedute anche le “terris infra Padum et Tanarum sitis”.
Grazie alla sentenza del 27 giugno 1712 i territori di Torre de’ Torti, Travedo, San Fedele e Campomaggiore dovevano essere annessi allo stato sabaudo (ASMi, Confini Torino).
L’imperatore tenne, comunque il Siccomario.
Ma la controversia continuò avvalendosi del fatto che già anticamente (e ciò è dimostrabile ne “Il libro delle tasse de’ cavalli” del 1533 o nel “Mensuale forensium” del 1537 o nel “Mensuale contro le Comunità” del 1540 e del 1541) il paese pagava le tasse come facente parte della provincia del Siccomario e tale provincia, annessa a Pavia, era dell’impero che, perciò, pretendeva i suoi territori.
Dal 1723 al 1728 le quattro terre di Campo Maggiore, Torre de Torti, Travedo e San Fedele continuavano ad essere pretese sia da sua maestà, perchè incluse nella Lomellina, che dallo stato di Milano, perchè dipendenti dal Pavese.
Da una relazione del prefetto di Mortara Mangarda (20 luglio 1728) risulta che Travedo, con San Fedele, avesse 196 anime (ASTo, Inventario, n° 48).
Nel 1734 (1° dicembre) arà richiesto un parere del Congresso, perchè si risolva tale controversia che ancora perdura (ASTo, Inventario, n° 48).
Solo con la Pace di Vienna, 18 novembre del 1738, le quattro terre citate saranno definitivamente aggregate al Piemonte.
ultima modifica: 27/10/2002
[ Gloria Ferrario, Cooperativa Arché - Pavia ]
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