comune di Casatisma sec. XIV - 1743
Il toponimo si trova citato per la prima volta nel sec. XIII. Apparteneva al feudo di Casteggio da cui fu staccato nel 1470, eretto in feudo autonomo e dato dalla camera ducale, con il titolo di signori a Nicola Arcimboldi. Rivenduto alla camera ducale, fu acquistato nel 1504 da Giovanni Mezzabarba che già possedeva il feudo di Corvino in cui Casatisma fu inglobato.
I beni feudali di Casatisma comprendevano la Bronzina, il Bassino, Ca’ di sotto, Oltre Coppa, la Pavese, il Brolo e cascine varie.
Come Casa de Tixma compare nell’elenco delle dichiarazioni del focatico del Principato di Pavia per l’anno 1537 come appartenente alla Congregazione rurale dell’Oltrepò e Siccomario (Focatico Oltrepò e Siccomario, 1537).
Casatisma come Cha’ di Tisma nel 1634 è inserita come appartenente all’Oltrepò, nell’elenco delle terre del principato di Pavia censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone (Opizzone 1634).
Nel 1682 contava 884 anime.
Nel 1722 i beni passarono per matrimonio al conte Kuvenhuller Metsch di Vienna (Guasco).
ultima modifica: 30/11/2006
[ Valeria Bevilacqua, Cooperativa Arché - Pavia ]
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