comune di Cella sec. XIV - 1743
Il toponimo si trova per la prima volta citato nell’elenco dei beni del monastero di San Colombano di Bobbio dell’ 835. Federico I nel 1164 eresse Cella in feudo, investendone Obizzo Malaspina (Guasco). Il feudo comprendeva Castellaro, Casanova, Selvapiana, Ceregni, Cegni e Cignolo. Nel 1227 il comune di Tortona restituisce il castello di Cella ai marchesi Opizzone e Alberto Malaspina col patto che giurassero fedeltà al vescovo di Tortona (archivio curia cartella terre del vescovato). Nel 1545 Cella viene infeudata a Sforza Sforza duca di Santa Fiora col titolo di marchese (Guasco), passò successivamente al duca Gaetano Sforza Cesarini insieme a Varzi. Fu incamerata dal re di Sardegna nel 1753.
Cella nel 1634 è inserita come appartenente all’Oltrepò, nell’elenco delle terre del principato di Pavia censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone (Opizzone 1634).
Nel 1669 la popolazione di Cegni era di 85 fuochi.
ultima modifica: 30/11/2006
[ Valeria Bevilacqua, Cooperativa Arché - Pavia ]
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