comune di Pancarana sec. XIV - 1743
Pancarana è stata da prima del 1000 e fino al 1460 possesso del Vescovo di Pavia. Nel sec. XV viene subinfeudato alla famiglia Dal Verme (Guasco). Nel 1227 gli uomini di Pancarana, giurano fedeltà al Vescovo il quale concede loro le terre in enfiteusi (Del Bo). Pancarana è compresa nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250 come appartenente all’Oltrepò (Soriga 1913).
Vi possedevano beni l’Ospedale di Betlemme e il Monastero di Sant’Agata di Pavia come risulta dalla bolla pontificia di conferma del 1185 (Goggi, Archivio della Curia di Pavia).
Il comune di Pavia esercitava giurisdizione sul territorio e nel 1248 risulta che gli abitanti dovessero contribuire alle spese di guerra contro il Marchese del Monferrato e nel 1289 concorrere per la costruzione del palazzo di giustizia di Pavia (Bollea).
Nel sec. XIII e anche XIV si sa che era presente in Pancarana un notaio (Cavagna Sangiuliani).
Nel 1392 si contano 32 fuochi e nel 1460 le anime sono 500 in 80 fuochi (Goggi 1973).
Come Pancharana è citata nel comparto delle strade degli “Statuta stratarum” del 1452 come appartenente all’Ultra Padum (Statuta stratarum).
Nel 1479 vi era un importante porto sul Po (Bollettino Storico Piacentino 1905).
Pancarana compare nell’elenco delle dichiarazioni del focatico del Principato di Pavia per l’anno 1537 come appartenente alla Congregazione rurale dell’Oltrepò e Siccomario, tra i dichiaranti è il console (Focatico Oltrepò e Siccomario, 1537).
Pancarana nel 1634 è inserito come appartenente all’Oltrepò, nell’elenco delle terre del principato di Pavia censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone (Opizzone 1634).
ultima modifica: 30/11/2006
[ Valeria Bevilacqua, Cooperativa Arché - Pavia ]
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