comune di Rea sec. XIV - 1743
Rea è inclusa nell’elenco delle terre del contado pavese del 1250 come appartenente all’Oltrepò (Soriga 1913).
Il toponimo compare successivamente in un documento del 1290 come facente parte del feudo di Broni (Brucci, 1993).
Dal 1300 il toponimo Rea compare nei documenti relativi alle vicende dei feudi di Broni e Casteggio; nel 1466 Rea appartiene alla squadra feudale di Casteggio (Guasco, Giuletti). Nell’istromento rogato il 15 settembre 1466, la camera ducale di Milano vendeva al consigliere ducale Angelo Simonetta le entrate dei dazi dell’imbottato, dei vini, biade e legumi della terra di Casteggio e delle sue ville tra cui Rea (Giulietti 1903).
Rea nel 1634 è inserito come appartenente all’Oltrepò, nell’elenco delle terre del principato di Pavia censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone (Opizzone 1634).
Nel sec. XVII ne diventavano proprietari i Beccaria.
Nel 1723 la popolazione conta 516 anime, 203 maschi e 150 femmine. Dalla visita pastorale del 1761 gli abitanti risultavano essere 300 e nella visita pastorale del 1777 salgono a 506 (Goggi 1973).
In un documento del 1729, dove vengono stabiliti atti di affittanza con la famiglia Beccaria, Rea viene riconosciuto come comune dell’Oltrepò unito a Bressana.
ultima modifica: 30/11/2006
[ Valeria Bevilacqua, Cooperativa Arché - Pavia ]
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