comune di Donelasco sec. XIV - 1743

Come “Donelaschum” è inserito negli Statuti delle strade dell’anno 1452 come appartenente all’Ultra Padum (Statuta Stratarum).
Donelasco compare nell’elenco delle dichiarazioni del focatico del Principato di Pavia per l’anno 1537 come appartenente alla Congregazione rurale dell’Oltrepò e Siccomario (Focatico Oltrepò e Siccomario, 1537).
Donelasco nel 1634 è inserito come appartenente all’Oltrepò, nell’elenco delle terre del principato di Pavia censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone (Opizzone 1634).
La popolazione nel 1648 era di 140 anime (Goggi 1973).
Come riportato dall’atto di possesso del 27 ottobre 1652, Donelasco viene infeudato dalla regia camera di Milano al conte Gerolamo Del Pozzo.
Nel 1669 compare come capoluogo di un comune nel quale venivano compresi i territori di Soriasco, Bergoglio e Madonna della Versa (Cavagna Sangiuliani).
Il 25 giugno 1677 i due consoli di Donelasco vengono convocati dalla regia camera di Milano per rispondere sulla proprietà del dazio del pane, del vino, della carne e dell’imbottato e il 28 aprile 1679 il console Giovanni Pinotto consegna alla real giunta la nota del pagamento del dazio (ASTo paesi nuovo acquisto).
Nel 1712 il vice console di Donelasco Giuseppe Gregorio Bongiorni nipote del console Giuseppe Maria compare davanti alla Camera di Milano per rispondere in merito alla giurisdizione di appartenenza della comunità; dalla dichiarazione rilasciata, risulta che Donelasco appartiene alla giurisdizione del feudo di Broni e risponde al podestà residente in Broni. La comunità paga il dazio dell’imbottato, non vi sono osteria, “prestino” e macelleria.
Vi è la chiesa parrocchiale (ASTo, Paesi di nuovo acquisto).

ultima modifica: 30/11/2006

[ Valeria Bevilacqua, Cooperativa Arché - Pavia ]