comune di Villarasca sec. XIV - 1757
Il toponimo appare per la prima volta in una “Cartula venditionis” del 16 dicembre 1173 nel nome di uno dei testimoni “Carnelevarius de Villarasca” (Le carte di San Pietro in Ciel’ d’ Oro di Pavia II 1165 – 1190 a c. Ezio Barbieri, Maria Antonietta Casagrande Mazzoli, Ettore Cau, Fontes, Pavia – Milano 1984)
Nelle risposte ai Quarantacinque quesiti della giunta del censimento (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3019) questa comunità della campagna soprana dichiara di fare a sé e di non essere infeudata. Per l’amministrazione della giustizia dipende dal podestà di Pavia presso il quale presta giuramento il console. La comunità è retta dal console con l’assistenza del cancelliere salariato e dal maggiore estimato, questa terna presiede anche il consiglio generale. Non ci sono procuratori in Milano e la popolazione ammonta a 160 anime.
ultima modifica: 01/12/2006
[ Elisa Bassi, Cooperativa Arché - Pavia ]
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