parrocchia di San Giorgio Martire sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Tortona. Fino al 1817, cioè fino alla ricostituzione della diocesi di Tortona avvenuta in data 20 novembre 1817, come stabilito dalla bolla "Beati Petri" di Pio VII del 17 luglio 1817 (Goggi 1946), appartenne alla diocesi di Piacenza. La parrocchia di Barbianello fu eretta poco dopo il 1558 (Goggi 1973), era inclusa nella pieve di Redavalle.
Secondo quanto si desume dagli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Linati nel 1620, la parrocchia di San Giorgio contava anime 430 di cui anime da comunione 250 (Visite Linati 1620-1627). Nel 1761 la parrocchia di San Giorgio, inclusa nel vicariato di Broni, contava anime 780 di cui anime da comunione 500. Nella chiesa parrocchiale di San Giorgio di Barbianello si avevano le compagnie del Santissimo Sacramento e della Beatissima Vergine del Santo Rosario. Entro i confini della parrocchia esistevano gli oratori di San Carlo Borromeo e della Beata Maria Vergine di Scurpasso (Visite Cristiani 1748-1765).
Al momento del passaggio alla diocesi di Tortona, la parrocchia di Barbianello era inclusa nella pieve di Baselica (Goggi 1946).
Nel 1820 la parrocchia prepositurale di San Giorgio martire contava famiglie 140, persone 940 di cui ammessi alla comunione 600, cresimati 500, cresimandi dai sette anni in avanti 130. L’annuo reddito del beneficio parrocchiale, comprendente appezzamenti di terra, ammontava a lire nuove di Piemonte 150. Entro i confini della parrocchia di Barbianello esisteva un oratorio privato, situato nella casa civile della marchesa Botta di Pavia. Nella chiesa parrocchiale di San Giorgio martire si avevano le compagnie del Santissimo Rosario e del Santissimo Sacramento, e il consorzio per i defunti (Stato diocesi di Tortona, 1820).
Nel 1843, anno del sinodo diocesano convocato da monsignor Negri, la parrocchia di Barbianello risultava appartenere al vicariato foraneo di Argine, incluso nel quarto distretto o regione della diocesi, facente capo a un vicario del vescovo (Sinodo Negri 1843). Secondo quanto si desume dagli atti della prima visita pastorale compiuta da monsignor Igino Bandi nel 1891, la parrocchia di San Giorgio martire risultava inclusa nel vicariato foraneo di Verrua. Il beneficio parrocchiale comprendeva appezzamenti di terra per un totale di pertiche 114, di cui un terzo era costituito da campi aratori e vitati e la restante parte da campi seminativi; altre fonti di reddito erano un orto attiguo alla canonica, di tavole 12 circa; una cedola governativa dell’annuo reddito di lire 20. La parrocchia di Barbianello era distribuita in quarantadue frazioni e solo nella frazione di San Re esisteva un oratorio. Il numero complessivo dei parrocchiani ammontava a 1212 (Visita Bandi 1891).
Negli atti del sinodo diocesano convocato nel 1898 dal vescovo Igino Bandi, la parrocchia prepositurale di Barbianello figura compresa nel vicariato XIV di Argine, incluso nella regione III di Broni (Sinodo Bandi 1898). Negli anni 1974-1975 e nel 1989, la parrocchia di San Giorgio martire era attribuita al vicariato di Broni, nella zona pastorale di Broni-Stradella (Annuario diocesi Tortona 1974-1975; Annuario diocesi Tortona 1989).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Caterina Antonioni ]
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