parrocchia di Sant'Ambrogio 1581 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Tortona. La chiesa di Sant’Ambrogio risulta elencata tra le dipendenze della pieve di San Gaudenzio fin dal XVI secolo (Catalogo 1523). Secondo quanto si desume dagli atti della visita apostolica compiuta da monsignor Ragazzoni nel 1576, la chiesa di Sant’Ambrogio era ancora inclusa nella pieve di San Gaudenzio. La parrocchia di Sant’Ambrogio risulta essere stata eretta nel 1581 (Stato diocesi di Tortona, 1820). Negli atti dei sinodi diocesani convocati nel XVII secolo dai vescovi di Tortona, la parrocchia di Sant’Ambrogio è costantemente ricordata nella pieve di Voghera. Nel 1637 la parrocchia prepositurale di Sant’Ambrogio era iuspatronato preteso del conte e cavaliere Ferdinando Taverna. La parrocchia di Cervesina contava anime 250 di cui anime da comunione 180. Aveva un’entrata di scudi 80 circa, derivante da numerose terre (Visita Aresi 1630-1643).
Nei sinodi diocesani tenuti negli anni 1646, 1659, 1673, la parrocchia di Cervesina, compresa nella pieve di Voghera, era inserita nella terza regione della diocesi; tale situazione è attestata anche alla metà circa del XVIII secolo (Visita Resta 1742).
Alla fine del XVII secolo, nella chiesa parrocchiale di San Gaudenzio si aveva la compagnia del Santissimo Sacramento (Sinodo Settala 1673). Dagli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Andujar nel 1754 risulta che la parrocchia di Sant’Ambrogio contava famiglie 202, anime 890 di cui anime da comunione 735, cresimandi d’età superiore ai sette anni 230 circa. Le rendite del beneficio parrocchiale, comprendente una casa, una cascina e appezzamenti di terra, ammontava a più di scudi 40. Nella chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio di Cervesina si avevano le compagnie del Santissimo Sacramento e del Santissimo Rosario (Visita Andujar 1754). Nel 1820 la parrocchia di Sant’Ambrogio contava famiglie 327, persone 1470 di cui anime da comunione 1006, cresimati 911, cresimandi dai sette anni in avanti 299. L’annuo reddito del beneficio parrocchiale, comprendente terreno, parte coltivo e parte vitato, ammontava a lire nuove di Piemonte 300. Nella chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio si avevano le compagnie del Santissimo Sacramento e della Dottrina Cristiana (Stato diocesi di Tortona, 1820).
Nel 1843, anno del sinodo diocesano convocato da monsignor Negri, la parrocchia di Cervesina risultava sede vicariale, inclusa nel secondo distretto o regione della diocesi (Sinodo Negri 1843). Negli atti della prima visita pastorale tenuta da monsignor Igino Bandi nel 1891, la parrocchia di Cervesina risultava ancora sede vicariale. La parrocchia di Sant’Ambrogio, comprendente una sola frazione e qualche cascinale quasi disabitato, contava anime 100 circa. Il reddito del beneficio parrocchiale derivava da appezzamenti di terra per pertiche 100 e da una congrua di lire 230 (Visita Bandi 1891).
Negli atti del sinodo diocesano convocato nel 1898 dal vescovo Igino Bandi, la parrocchia prepositurale di Cervesina sede del vicariato LIII di Cervesina, incluso nella regione XIV di Voghera (Sinodo Bandi 1898). Negli anni 1974-1975 e nel 1989, la parrocchia di Sant’Ambrogio era attribuita al vicariato di Voghera, nella zona pastorale di Voghera (Annuario diocesi Tortona 1974-1975; Annuario diocesi Tortona 1989).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Caterina Antonioni ]
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