parrocchia di San Michele 1303 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Tortona. Fino al 1817, cioè fino alla ricostituzione della diocesi di Tortona avvenuta in data 20 novembre 1817, come stabilito dalla bolla "Beati Petri" di Pio VII del 17 luglio 1817 (Goggi 1946), appartenne alla diocesi di Piacenza. La chiesa di Montacuto, attualmente Montù Beccaria, fu eretta in parrocchia sotto il titolo di San Michele arcangelo nell’agosto del 1303 da Bonifacio VIII, per volontà del conte Manfredi Beccaria (Visita Bandi 1891; Goggi 1973). Nel 1638 la chiesa di San Michele assunse il titolo di arcipretale. La parrocchia plebana di Montù Beccaria aveva sotto di sè le parrocchie di San Damiano, Mondonico, Genestrello (Stato diocesi di Tortona, 1820).
Al momento del passaggio alla diocesi di Tortona, Montù Beccaria rimase sede vicariale (Goggi 1973), ma nel 1820 la parrocchia di San Michele arcangelo risultava appartenere al vicariato foraneo di Stradella. La parrocchia di San Michele contava famiglie 495, persone 2615 di cui anime da comunione 1900, cresimati 2027, cresimandi già d’anni sette 100. L’annuo reddito del beneficio parrocchiale, consistente in circa pertiche 204 di terra libera e in due piccoli livelli, ammontava a lire nuove di Piemonte 310. La parrocchia inoltre godeva un assegno sul tesoro regio di lire nuove di Piemonte 600. Nella chiesa parrocchiale di San Michele era istituita la confraternita dei disciplinati. Entro i confini della parrocchia esistevano gli oratori della Natività di Maria Vergine, dell’Immacolata, di San Mauro abate. Nella parrocchia di San Michele esisteva un’opera di carità proveniente dal soppresso collegio dei barnabiti, consistente nella distribuzione di pane ai poveri e farmaci agli infermi della parrocchia (Stato diocesi di Tortona, 1820).
Nel 1843, anno del sinodo diocesano convocato da monsignor Negri, la parrocchia di Montù Beccaria risultava sede vicariale, inclusa nel quinto distretto o regione della diocesi (Sinodo Negri 1843). Negli atti della visita pastorale compiuta da monsignor Bandi nel 1891, la parrocchia di San Michele arcangelo appariva ancora sede vicariale e contava abitanti 4300 circa. Il beneficio parrocchiale, costituito dal conte Manfredi Beccaria, a quell’epoca comprendeva appezzamenti di terra per pertiche 190, per lire 359 di rendita; un’ulteriore rendita di lire 100 proveniva dall’espropriazione di terreni da parte dell’autorità comunale per utilità pubblica (Visita Bandi 1891).
Negli atti del sinodo diocesano convocato nel 1898 dal vescovo Igino Bandi, la parrocchia arcipretale di Montù Beccaria figura sede vicariale e il vicariato XLII di Montù Beccaria era incluso nella regione XI di Stradella (Sinodo Bandi 1898). Negli anni 1974-1975 e nel 1989, la parrocchia di San Michele era attribuita al vicariato di Montù Beccaria, nella zona pastorale di Broni-Stradella (Annuario diocesi Tortona 1974-1975; Annuario diocesi Tortona 1989).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Caterina Antonioni ]
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