parrocchia di San Lorenzo 1623 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Vigevano.
Istituita come vicaria perpetua con bolla di papa Gregorio XIII del 24 luglio 1577 (bolla 24 luglio 1577); il 6 agosto 1623 papa Urbano VIII la eresse in parrocchia in favore di Sant' Albino di Mortara (bolla 6 agosto 1623) (Pianzola 1930).
Nel 1759 la parrocchia di San Lorenzo venne visitata del vescovo di Vigevano monsignor Giuseppe Maria Scarampi; il reddito del beneficio parrocchiale ammontava a 100 scudi d'oro e 200 lire pagati dalla commenda di Sant'Albino per il mantenimento del parroco e del suo coadiutore. La fabbrica della chiesa aveva il suo beneficio consistente in terre arative, prative e boschive; con redditi che ammontavano a 810 lire di Milano, con l'esclusione di appendizie e crediti. Altri redditi venivano al parroco, inoltre, da elemosine, da un legato e dall'affitto di una casa. Nella parrocchia erano istituite le confraternite della Dottrina Cristiana, del Corpo del Signore, dello Spirito Santo, del Santissimo Rosario, di San Giuseppe, del Suffragio. Erano anche ricordati il luogo pio di Sant'Ambrogio, eretto da Giovanni Battista di Tignosi nel 1540, e quello dello Spirito Santo. La popolazione della parrocchia consisteva in 1.892 persone di cui 1.327 in età da comunione (Visita Scarampi 1759).
A seguito dell'ampliamento della diocesi di Vigevano, avvenuto con la bolla 17 agosto 1817 di Pio VII "Beati Petri apostoli principis" (bolla 17 agosto 1817) e con il breve 26 settembre 1817 "Cum per nostras litteras" (breve 26 settembre 1817), sempre di Pio VII, venne creato il vicariato di Mortara, di cui San Lorenzo divenne la parrocchia capo (circolare Toppia 1819).
Dagli atti della visita pastorale del 1845 del vescovo di Vigevano monsignor Vincenzo Forzani, si desume che la popolazione della parrocchia di San Lorenzo martire era composta da 867 famiglie per un totale di 3.886 persone. I redditi della parrocchia assommavano a circa 1.000 lire milanesi derivanti in parte da elemosine; il reddito del beneficio parrocchiale era composto da 921 lire piemontesi pagate dalla regia tesoreria, oltre a circa 1.300 lire date da livelli e redditi incerti. Nel territorio parrocchiale esistevano le chiese di Santa Veneranda, della Santissima Trinità, e di San Dionigi; oltre agli oratori di Sant'Albino presso l'omonima chiesa, della Pudità di Maria presso il cascinale Cattanea di Casoni Sant'Albino, di San Rocco presso il cimitero, della Trinità, e di San Dionigi tutti presso le rispettive chiese, e infine gli oratori presso i cascinali Chiazzona e Meddaglia. Era inoltre istituita in parrocchia la confraternita del Santissimo Sacramento, oltre a quella di San Dionigi presso l'omonima chiesa (Visita Forzani 1845).
Nel 1971, la parrocchia di San Lorenzo di Mortara venne assegnata alla zona pastorale nord ovest, con decreto 6 gennaio 1971 del vescovo di Vigevano monsignor Luigi Barbero (decreto 6 gennaio 1971) (Rivista diocesana vigevanese 1971); dal 1972 vicariato di Mortara, con decreto 1 gennaio 1972 del vescovo di Vigevano monsignor Mario Rossi (decreto 1 gennaio 1972) (Rivista diocesana vigevanese 1972).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Emanuele Robbioni ]
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