Eugenio Napoleone, viceré d'Italia, decreta che tutti i sudditi del regno che si recano all'estero sono tenuti di presentarsi agli ambasciatori o ai ministri di S.M. per produrre le prove della loro nazionalità, dell'autorizzazione ottenuta di viaggiare e di farsi iscrivere in un registro di matricola aperto a tale scopo; nei paesi in cui non esiste un agente diplomatico italiano, i sudditi del regno si recheranno presso gli agenti diplomatici francesi; stabilisce l'arresto di ogni suddito che non è in regola con le disposizioni prescritte dl decreto.