Eugenio Napoleone, viceré d'Italia, vista la legge 31 dicembre 1803, su rapporto del ministro delle finanze, sentito il consiglio di Stato, proibisce di fabbricare o fare fabbricare sale con acque salse, acque di mare, terre e miniere e di raccogliere il sale prodotto naturalmente; il decreto contiene le disposizioni per i proprietari di terreni in cui si scoprono sorgenti salse o miniere atte a dare sale e gli obblighi per i fabbricanti di salnitro. Il decreto stabilisce anche le contravvenzioni per i contrabbandi di sale.