Fucile Steyr-Mannlicher M1895

Ferdinand Mannlicher; Fegyver- és Gépgyár (FÉG) - Budapest

Fucile Steyr-Mannlicher M1895

Descrizione

Categoria: armi e accessori

Materia e tecnica: acciaio / fusione; legno / sagomatura

Forma: mistilineo

Misure: lunghezza 127 cm; altezza 12 cm; spessore 6 cm

Cronologia: post 1897 - ante 1918

Autore: Ferdinand Mannlicher (1848-1904), progettista; Fegyver- és Gépgyár (FÉG) - Budapest (1891-), costruttore

Ambito culturale: produzione ungherese

Oggetto: Fucile modello Steyr-Mannlicher M1895, sprovvisto dell'otturatore e del manubrio del meccanismo di carico dei proiettili. L'arma è costituita da una canna d'acciaio fissata longitudinalmente su un fusto di legno (cassa) che si prolunga posteriormente in un'espansione (calcio) adatta a trovare appoggio sulla spalla del tiratore. L'esemplare è mancante della cinghia per il trasporto a tracolla, anche se sono ancora presenti i due passanti di aggancio sulla parte inferiore del calcio e sulla fascetta centrale della canna. Il fucile presenta sul calcio e sulla canna il numero di matricola "3994P" impresso a punzone, sulla canna appare anche incisa la specifica del modello e dello stabilimento di fabbricazione.

Notizie storiche: E' stato il principale fucile austro-ungarico della Grande Guerra, ideato da Ferdinand Ritter von Mannlicher, protagonista nel campo avverso della nostra ultima guerra d'indipendenza e grande antagonista del modello 91 italiano durante la prima guerra mondiale (era l'arma dei cecchini). Il fucile ha calibro 8 mm e aveva, rispetto alla maggior parte di quelli adottati dagli eserciti dell'epoca, un otturatore semplicemente scorrevole anzichè di tipo girevole-scorrevole. L'arma veniva così caricata, invece che con quattro movimenti, con con due soltanto: tirando indietro il manubrio dell' otturatore e riportandolo in avanti. La chiusura era assicurata in modo perfetto da due alette poste sulla testa mobile dell'otturatore che si incastravano in appositi alloggiamenti all'imbocco della camera di scoppio. Molto pratico era il caricatore a pacchetto a cinque colpi. Era costruito in tre versioni: fucile, carabina, carabina di precisione. Il fucile era prodotto negli stabilimenti dalla Osterreichische Waffenfabriks Gesellschaft, a Steyr, dal 1895 al 1918 (questi esemplari riportano la scritta Steyr M.95) e dalla Femaru Fegyver es Gepgyar (FÉG), di Budapest, dal 1897 al 1918 (le armi provenienti da questa fabbrica, come il nostro esemplare, riportano invece la scritta "Budapest M.95"). Durante la prima guerra mondiale il munizionamento comprese anche pallottole esplosive, vere e proprie granate che provocavano tremende ferite. Si udivano due esplosioni: la prima era quella dello schianto della pallottola, l'altra era invece il rumore dello sparo vero e proprio che giungeva in ritardo rispetto al primo scoppio, da qui il soprannome dell'arma dato dai soldati italiani: "ta-pum", protagonista anche di alcune famose canzoni militari dell'epoca. Nome dialettale in Valfurva: "skiop".

Collocazione

Valfurva (SO), Museo Vallivo Valfurva "Mario Testorelli"

Credits

Compilazione: Bonetti, Luca (2015)

Aggiornamento: Bonetti, Luca (2015)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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