Mitragliatrice Vickers machine gun MKVI

produzione inglese

Mitragliatrice Vickers machine gun MKVI

Descrizione

Categoria: armi e accessori

Materia e tecnica: acciaio / fusione; legno / sagomatura

Forma: mistilineo

Misure: lunghezza 111 cm; altezza 56 cm; larghezza 42 cm

Cronologia: post 1912 - ante 1918

Ambito culturale: produzione inglese

Notizie storiche: La mitragliatrice Vickers era una mitragliatrice pesante (in seguito considerata media) inglese utilizzata da alcuni stati della triplice intesa durante il primo conflitto mondiale. Aveva una frequenza di tiro di circa 400 colpi al minuto ed era raffreddata ad acqua, la distanza di tiro utile era superiore ai 1000 m, con gittata massima di 3500 m. La Vickers, in origine denominata Vickers Maxim, fu adottata dalla Gran Bretagna nel 1912 con il nome di Vickers Mk I. Questa fu la principale mitragliatrice pesante britannica in ambedue le guerre mondiali e venne impiegata estesamente sino all'adozione della L7A1 verso l'inizio degli anni sessanta. La Vickers, che è una versione modificata della Maxim, si guadagnò la reputazione di essere una delle più affidabili e robuste mitragliatrici mai costruite. Le armi impiegate in Gran Bretagna vennero fabbricate dalla Vickers di Crayford nel Kent, sia nel modello terrestre che in quello aeronautico. Quantitativi limitati di Vickers-Maxim (mod. 1911) simili alle Mk I britanniche, ma in calibro 6,5 × 52 mm Mannlicher-Carcano con caricatori su nastro di tela da 250 colpi, equipaggiarono il Regio Esercito dal 1912, le consegne furono però particolarmente ritardate, giungendo ai reparti solo nell'imminenza del conflitto (e non soddisfacendo mai per intero l'ordine iniziale). Andarono a rifornire alcuni degli 8 reggimenti alpini, ma furono in seguito sostituite dalle mitragliatrici FIAT mod. 1914, meno potenti ed affidabili (ed anche più pesanti e soggette al congelamento), ma disponibili in gran numero e decisamente più economiche. Piccole quantità di queste armi continuarono ad arrivare ai reparti alla spicciolata per tutta la durata della guerra, soprattutto verso l'aeronautica (all'epoca non ancora indipendente e soggetta all'esercito), che le impiegava nel normale calibro britannico e le acquistava nel Regno Unito. Un piccolo numero di Vickers-Maxim analoghe alle Mk I britanniche, ma in calibro 6,5 × 52 mm Mannlicher-Carcano[2], fu adottata dal Regio Esercito a partire dal 1912, le consegne furono però particolarmente ritardate, giungendo ai reparti solo nell'imminenza del conflitto (e non soddisfacendo mai per intero l'ordine iniziale). Andarono ad equipaggiare alcuni degli 8 reggimenti alpini, sostituite poi dalle FIAT mod. 1914, meno potenti ed affidabili (ed anche più pesanti e soggette al congelamento), ma disponibili in gran numero e decisamente più economiche. Piccole quantità di queste armi giunsero però ai reparti, alla spicciolata, per tutta la durata della guerra, anche e soprattutto verso l'aeronautica (all'epoca non ancora indipendente e soggetta all'esercito), che le impiegava nel normale calibro britannico e le acquistava nel Regno Unito.

Collocazione

Valfurva (SO), Museo Vallivo Valfurva "Mario Testorelli"

Credits

Compilazione: Bonetti, Luca (2015)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).