Fucile Steyr-Mannlicher M1895
Österreichische Waffenfabriksgesellschaft (ÖWG); Ferdinand Mannlicher
Descrizione
Categoria: armi e accessori
Materia e tecnica: acciaio / fusione; legno / sagomatura
Forma: mistilineo
Misure: lunghezza 166 cm; altezza 15 cm; spessore 9 cm
Cronologia: post 1895 - ante 1918
Autore: Österreichische Waffenfabriksgesellschaft (ÖWG) (1864-1926), costruttore; Ferdinand Mannlicher (1848-1904), progettista
Ambito culturale: produzione austro-ungarica
Oggetto: Fucile modello Steyr-Mannlicher M1895 con numero di matricola "5542L" impresso sulla canna e sul calcio. Presenta una canna d'acciaio fissata longitudinalmente su un fusto di legno (cassa) che si prolunga posteriormente in un'espansione (calcio) adatta a trovare appoggio sulla spalla del tiratore. Nella parte superiore è posto il meccanismo di percussione e caricamento dei colpi, sotto è invece posizionato il grilletto protetto da un ponticello. Presenta calcio con due anelli di aggancio della cinghia di trasporto (sulla parte inferiore del calcio e della fascetta centrale della canna).
Notizie storiche: E' stato il principale fucile austro-ungarico della Grande Guerra, ideato da Ferdinand Ritter von Mannlicher, protagonista nel campo avverso della nostra ultima guerra d'indipendenza e grande antagonista del modello 91 italiano durante la prima guerra mondiale (era l'arma dei cecchini). Il fucile ha calibro 8 mm e aveva, rispetto alla maggior parte di quelli adottati dagli eserciti dell'epoca, un otturatore semplicemente scorrevole anzichè di tipo girevole-scorrevole. L'arma veniva così caricata, invece che con quattro movimenti, con con due soltanto: tirando indietro il manubrio dell' otturatore e riportandolo in avanti. La chiusura era assicurata in modo perfetto da due alette poste sulla testa mobile dell'otturatore che si incastravano in appositi alloggiamenti all'imbocco della camera di scoppio. Molto pratico era il caricatore a pacchetto a cinque colpi. Era costruito in tre versioni: fucile, carabina, carabina di precisione. Il fucile era prodotto negli stabilimenti dalla Osterreichische Waffenfabriks Gesellschaft, a Steyr, dal 1895 al 1918 (questi esemplari riportano la scritta Steyr M.95) e dalla Femaru Fegyver es Gepgyar (FÉG), di Budapest, dal 1897 al 1918 (le armi provenienti da questa fabbrica, come il nostro esemplare, riportano invece la scritta "Budapest M.95"). Durante la prima guerra mondiale il munizionamento comprese anche pallottole esplosive, vere e proprie granate che provocavano tremende ferite. Si udivano due esplosioni: la prima era quella dello schianto della pallottola, l'altra era invece il rumore dello sparo vero e proprio che giungeva in ritardo rispetto al primo scoppio, da qui il soprannome dell'arma dato dai soldati italiani: "ta-pum", protagonista anche di alcune famose canzoni militari dell'epoca. Nome dialettale in Valfurva: "skiop".
Collocazione
Valfurva (SO), Museo Vallivo Valfurva "Mario Testorelli"
Credits
Compilazione: Bonetti, Luca (2015)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/militaria/schede/SO100-00108/
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