Bomba da fucile Benaglia
produzione italiana
Descrizione
Categoria: armi e accessori
Materia e tecnica: ghisa / fusione; ferro / fusione
Forma: mistilineo
Misure: altezza 30 cm; diametro 5 cm
Cronologia: post 1916 - ante 1918
Ambito culturale: produzione italiana
Oggetto: granata a forma approssimativamente conica con esterno sagomato a piccoli rettangoli in rilievo che determinavano la frammentazione dell'ordigno al momento della deflagrazione. Nella parte superiore è presente la spoletta d'innesco e, a lato, un tappo del foro di carica. Nella parte inferiore è innestata una piccola asta con un dado che ferma l'anello dove erano fissate le alette (non più presenti) che stabilizzavano la traiettoria della bomba durante ul lancio.
Notizie storiche: L'arma venne inizialmente concepita come bomba da interdizione e disturbo verso le linee nemiche. Testata nel 1915 nel poligoni di Milano, entrò in servizio nel 1916. Nel tempo vennero realizzate alcune variati: il modello originale aveva due tappi di carica diversamente dai successivi che ne avevano uno solo, vennero anche aggiunte delle alette per migliorare la stabilità della traiettoria durante il volo. L'utilizzo era piuttosto semplice, l'asta dell'ordigno era inserita nella canna di un fucile o di un moschetto modello 1891, il puntamento veniva effettuato poggiando il calcio dell'arma a terra e lo sparo avveniva utilizzando un'apposita munizione senza proietto caricata a solenite. La bomba aveva un'efficacia fino a circa 130 m, 80 m era la gittata massima con l'uso del moschetto e 50 m era il raggio d'azione delle schegge a seguito della deflagrazione, il lancio con il fucile aveva una gittata minore di qualche decina di metri.
Collocazione
Valfurva (SO), Museo Vallivo Valfurva "Mario Testorelli"
Credits
Compilazione: Bonetti, Luca (2015)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/militaria/schede/SO100-00176/
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