Tessera militare mod. 1916
produzione italiana
Descrizione
Categoria: equipaggiamento ed altri materiali
Materia e tecnica: ferro / trafilatura, laminatura, formatura, cromatura; carta / stampa
Forma: rettangolare
Misure: altezza 52 cm (custodia); larghezza 34 cm (custodia); spessore 4 mm (custodia); lunghezza 208 mm (cartiglio); altezza 30 mm (cartiglio)
Cronologia: post 1916 - ante 1918
Ambito culturale: produzione italiana
Oggetto: Piccola e sottile custodia in lamina metallica cromata a due valve rettangolari unite da una cerniera all'estremità inferiore. Nella parte superiore è posto un'occhiello tondo per il fissaggio di un cordino con il quale si appendeva al collo la custodia. All'interno, fermato dal filo di ferro che funge anche da pernetto di chiusura della cerniera, è custodito un cartiglio stampato sul quale venivano annotati i dati del militare: sul recto i dati anagrafici, matricola, grado, reparto, distretto militare, nome dei genitori e indirizzo di residenza. Sul verso venivano annotate le vaccinazioni cui era stato sottoposto il soldato.
Notizie storiche: L'uso della piastrina identificativa per i militari di truppa viene adottato dall'esercito italiano nel 1892, la circolare n.207 che la istituisce compare sul Giornale Militare Ufficiale del 5 novembre dello stesso anno (tali documenti di riconoscimento vennero utilizzati per la prima volta durante la guerra civile americana). In questa prima versione la tessera era costituita da una piastrina di zinco rettangolare di 37 x 54 mm con spigoli arrotondati e quattro fori agli angoli per essere cucita all'interno della giubba. I dati anagrafici del soldato con il numero di matricola, grado e distretto di reclutamento erano scritti con inchiostro zincografico indelebile sulla piastrina stessa. Le prime disposizioni prevedevano l'applicazione della targhetta nella parte inferiore della falda sinistra di chiusura della giubba, dalla fine del 1909 venne invece cucita all'interno della bottoniera, in alto fra il secondo e il terzo occhiello dietro la patta di copertura dei bottoni. Al momento del congedo la piastrina era asportata dalla giubba e veniva cucita all'interno della copertina del libretto personale del soldato intestatario al quale era poi affidata la custodia. Nel 1916, con circolare n. 299 del Giornale Militare Ufficiale del 22 maggio, venne adottata la nuova versione di tessera militare sulla quale si potevano annotare più dati. L'utilizzo della striscia di carta, che se esposta all'umidità rischia di macerarsi, fu all'origine di molti mancati riconoscimenti di caduti durante il primo conflitto mondiale.
Collocazione
Valfurva (SO), Museo Vallivo Valfurva "Mario Testorelli"
Credits
Compilazione: Bonetti, Luca (2016)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/militaria/schede/SO100-00424/
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