Baionetta a lama fissa Mod.91/38

S.A. Eredi Gnutti Metalli

Baionetta a lama fissa Mod.91/38

Descrizione

Categoria: armi e accessori

Materia e tecnica: ferro / fusione; legno / sagomatura

Cronologia: post 1939 - ante 1945

Autore: S.A. Eredi Gnutti Metalli (1860-), costruttore

Ambito culturale: produzione italiana

Oggetto: Baionetta munita di fodero, con lama in ferro e guancette dell'impugnarura in legno. Il fodero è costituito da un astuccio in ferro provvisto verso l¿imbocco di un pernetto di aggancio ai finimenti per il trasporto. Su uno dei bracci della crociera è presente l'anello di innesto alla canna del fucile per fissarvi la baionetta, allo stesso scopo una guida scanalata sulla costa dell'impugnatura si fissava all'apposito perno della canna, l'incastro era tenuto chiuso dal bottone a molla posto nella parte inferiore del manico.

Notizie storiche: Lo studio dei prototipi di questo nuovo tipo di baionetta risalgono, probabilmente, al periodo di progetto e sviluppo del Moschetto Semiautomatico Beretta mod. '35 (MSB 35) presso la fabbrica di Gardone nei primi anni '30. Nelle intenzioni degli ideatori il fucile doveva essere dotato di una baionetta che, una volta inastata, fosse all'occorrenza ripieghevole, e che rimossa dall'arma fungesse anche da pugnale. I primi esemplari di "Baionetta con lama ripiegabile e leva di svincolo per Moschetto 35", vennero realizzati verso il 1936, un pulsante nella parte terminale dell'impugnatura liberava il blocco di tenuta della lama, che si ripiegava a 180° andando a inserirsi in un incavo dell'impugnatura stessa. Il fissaggio della baionetta alla canna del moschetto era assicurato da una leva nella parte superiore dell'elsa e un perno a coda di rondine che si innestava nell'incavo ricavato sulla canna del moschetto. Negli stessi anni si pensò di dotare anche i fucili Carcano 91/38 di baionette simili, in sostituzione della Sciabola Baionetta Mod.1891. I primi esemplari si differenziano leggermente dai modelli del Moschetto 35, in particolare hanno la lama più corta e al posto dell'innesto con perno a coda di rondine si prevede un anello di tenuta posto in guardia. Ulteriori miglioramenti vennero col tempo, in particolare si sostituì il sistema di aggancio con leva a molla esterna con un bottone di fissaggio con molla interna. A inizio del 1938 l'arma venne adottata in servizio attivo, anche se ben presto molte riserve vennero espresse sulla sua effettiva efficacia e utilità. Intorno al 1939 si decise di modificare il meccanismo di serramanico con l'inserimento di un braccio di guardia che trasformava di fatto il pugnale in un tipo a lama fissa. Tra il '42 e il '43 l'ultima variante porterà al completo abbandono del pugnale a lama pieghevole con la produzione della "Baionetta a lama fissa Mod.91/38".

Collocazione

Bormio (SO), Museo Civico di Bormio

Credits

Compilazione: Gasperi, Manuela (1994)

Aggiornamento: Bonetti, Luca (2011); Bonetti, Luca (2015)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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