Elmetto metallico leggero mod. 1915
Adrian Louis Auguste
Descrizione
Categoria: armi e accessori
Materia e tecnica: ferro / laminatura, formatura, rivettatura, verniciatura
Misure: altezza 16 cm; lunghezza 27 cm; larghezza 19 cm
Cronologia: 1915 - ante 1916
Autore: Adrian Louis Auguste (1859-1933), progettista
Ambito culturale: produzione italiana
Oggetto: Elmetto metallico leggero mod. 1915 dell'esercito italiano, è costituito da una calotta connessa a una falda perimetrale in due pezzi e da una crestina rivettata posta in capo alla calotta. L'elmo, privo di imbottiture e del sottogola, presenta nella parte frontale il fregio dipinto dell'Arma di appartenenza.
Notizie storiche: E' noto che al momento dell'entrata in guerra dell'Italia contro gli Imperi Centrali, il Regio Esercito non disponesse di un elmetto di ordinanza per le proprie truppe. I diversi reparti adottavano copricapi di varia foggia ma solo a scopo distintivo e di vestiario, non costituivano di certo una difesa da proiettili e schegge vaganti. Verso la fine del primo anno di conflitto vennero distribuiti alle truppe i primi elmetti a scopo protettivo, si trattava di caschi di produzione francese, i famosi "Adrian", dal nome dell'ingegnere nonché colonnello intendente generale Louis Auguste Adrian che li progettò. Le prime forniture di elmetti vennero distribuite in numero di sei per ogni compagnia, ed erano utilizzati dai combattenti impegnati in missioni particolarmente richiose. Questi primi esemplari entrati in servizio nel Regio Esercito presentavano ancora distintivi e insegne di quello francese (che venivano applicati innenstandoli in due piccoli fori frontali), nonché le tinte in uso oltralpe, col tempo si provvide, in parte, a ridipingerli con il colore grigio-verde d'ordinanza. A forniture successive non vennero applicati i distintivi e quindi i caschi erano anche privi dei forellini frontali. A partire dal 1916 l'elmetto "Adrian" modello 1915 cominciò ad essere prodotto anche in Italia, negli arsenali di Milano e Napoli, il manufatto era quasi identico a quello francese, ne differiva per l'assenza dei forellini frontali per il fissaggio dei distintivi, per la tinta, piccoli particolari della forma del crestino e per la tinta della cuffia interna di cuoio, al naturale anziché nera, il presente esemplare sembra appartenere a questa produzione. Nel Regio Esercito i fregi dell'Arma o della Specialità di appartenenza erano dipinti sul fronte dell'elmo, tale usanza venne ufficializzata e regolamentata con Circolare n. 12.720 del 15 luglio 1916, vennero così adottate apposite mascherine identiche per dimensione e grafica per la realizzazione dei vari disegni. Nello stesso anno si cominciò a produrre una variante del "modello 1915" realizzato con soli due elementi principali in lamina, si trattava dell'"elmetto metallico leggero mod. 1916". L'"Adrian" è sicuramente l'elmetto della prima guerra mondiale più famoso e può essere considerato come il prototipo degli elmetti di concezione moderna.
Collocazione
Bormio (SO), Museo Civico di Bormio
Credits
Compilazione: Bonetti, Luca (2011)
Aggiornamento: Bonetti, Luca (2015)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/militaria/schede/SO110-00066/
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