Bomba a mano Besozzi

Industrie Besozzi; Besozzi Celeste, Besozzi Luigi

Bomba a mano Besozzi

Descrizione

Categoria: armi e accessori

Materia e tecnica: ferro / fusione

Misure: altezza 5.5 cm; diametro 6 cm

Cronologia: post 1915 - ante 1917

Autore: Industrie Besozzi, costruttore; Besozzi Celeste, Besozzi Luigi, progettista

Ambito culturale: produzione inglese

Oggetto: Parte inferiore di bomba da lancio a forma ovolare con faccia esterna fusa con disegno a segmenti rettangolare a determinare la frammentazione in fase di esplosione. L'ordigno era formato originariamente da due valve che venivano avvitate fra loro grazie alla filettatura presente nel segmento di innesto. Nel frammento in esame è visibile il tappo filettato che chiude il foro di carica, nel frammento mancante, quello superiore, era presente la miccia di innesco che era costituita da una capocchia fosforosa protetta da un tappo avvitato in piombo o ottone. Il peso della bomba integra era di circa 660 grammi, di cui la carica di cheddite o polvere nera era di circa 60 grammi.

Notizie storiche: L'arma era prodotta dalle Industrie Besozzi, sviluppata dai titolari Nob. Luigi Besozzi, chimico, e del fratello Nob. Celeste Besozzi, ingegnere. Il brevetto della granata data al 10 marzo 1915, da quel periodo cominciò subito la produzione per l'esercito francese. Quando anche l'Italia entra in guerra le Industrie Besozzi devono destinare tutta la produzione alle esigenze del Regio Esercito, mentre viene concessa alla Francia la licenza di produzione. Le forniture al fronte della "bomba Besozzi" arrivarono nel 1916, ma già l'anno successivo, a causa del poco affidabile sistema di accensione, la produzione venne interrotta e le scorte distribuite fino ad esaurimento.

Collocazione

Bormio (SO), Museo Civico di Bormio

Credits

Compilazione: Gasperi, Manuela (1994)

Aggiornamento: Bonetti, Luca (2015)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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