Cappello (chepì)
forniture militari italiane
Descrizione
Categoria: equipaggiamento ed altri materiali
Materia e tecnica: cartone / sagomatura; canottiglia / confezione; cuoio / sagomatura, conciatura
Misure: larghezza 18.5 cm; altezza 14 cm; profondità 25 cm; altezza 50 cm (coda)
Cronologia: post 1850
Ambito culturale: forniture militari italiane
Oggetto: Kepì dell'esercito piemontese da cavalleggero del sesto reggimento di cavalleria "Aosta" modello 1850. Il copricapo, dalla tradizonale forma tronco conica, è dotato di visiera protettiva con angoli stondati, bordo inferiore ed imperiale in cuoio. La fascia intermedia è rivestita di panno scarlatto, colore indicativo del reggimento di appartenenza. Anteriormente reca un freio metallico costituito da una cornetta caricata al centro da una croce sabauda e coronata. Al di sopra di questa vi è la coccarda tricolore in cuoio dipinto. Una coda di cavallo orna in alto il copricapo ricadendo sul fianco destro. Nel 1860 il reggimento da cavalleggeri diventerà lanceri.
Notizie storiche: L'uniforme da campagna degli eserciti austriaco, francese e piemontese variava nel colore ma sostanzialmente era molto simile nella foggia. I fanti indossavano, indipendentemente dalla stagione, un cappotto in panno lungo fino al ginocchio (grigio per gli austriaci, blu per i francesi, grigio-azzurro per i piemontesi); il copricapo (shacot o chepì) di forma tronco-conica, che portava spesso una fodera protettiva in cerata nera, era ornato dagli emblemi nazionali (aquila bicipite austriaca, aquila imperiale francese e croce sabauda); i pantaloni di foggia estremamente semplificata erano completati dalle ghette (uose) che si sovrapponevano parzialmente alle calzature, quest'ultime ambidestre e modificate solo dall'uso del militare stesso. L'equipaggiamento costituito prevalentemente dallo zaino, dalla borraccia, dalla giberna e dalla daga con baionetta erano portati attraverso cinghie di sospensione in cuoio, dette genericamente "buffetteria" (derivante dal nome arcaico del cuoio = buffalo).
Collocazione
Desenzano del Garda (BS), Società Solferino e San Martino. Museo di San Martino della Battaglia
Credits
Compilazione: Bajocchi, Enzo (2010)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/militaria/schede/s2010-00169/
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