Fucile francese da fanteria modello 1822 T bis
forniture militari francesi
Descrizione
Categoria: armi e accessori
Materia e tecnica: legno / tecnica mista; lega acciaiosa / fusione, assemblaggio
Misure: altezza 141.5 cm (totale); larghezza 7 cm (totale); altezza 102.5 cm (canna); diametro 18 mm (Calibro canna)
Cronologia: post 1800 - ante 1850post 1867
Ambito culturale: forniture militari francesi
Oggetto: Fucile francese da fanteria a percussione modello 1822 T bis. Arma da fuoco lunga originariamente a pietra focaia e successivamente modificata a luminello. Un'ulteriore trasformazione eseguita in Francia ha poi comportato la rigatura della canna. La calciatura è fissata alla canna tramite due fascette ed un bocchino; una maglietta snodata è posta anteriormente al ponticello ed un'altra sulla seconda fascetta. Sul lato sinistro del calcio è stato ricavato un incavo per l'appoggio della guancia in fase di sparo. La cartella è probabilmente di riutilizzo, proveniente da un precedente modello 1816, e vi è impressa la denominazione della Manifattura Reale di Charleville. Il bollo punzonato sul calcio attesta che è stata poi utilizzata in ambito italiano. Arma munita di baionetta, catalogata al n. 40-AT/BIS
Notizie storiche: L'armamento delle fanterie di metà '800 era costitutito da un fucile e dalla baionetta a ghiera ad esso inastata e da una daga, sorta di corta sciabola portata sul fianco sinistro del fante ed usata nei combattimenti corpo a corpo. Il fucile era ad avancarica e col sistema "a luminello", ovvero la forma più evoluta rispetto al precedente "a pietra focaia". Spesso nell'esercito francese i fucili impiegati nel 1859 (spesso venduti anche all'armata Sarda), erano ottenuti dalla trasformazione dall'uno all'altro sistema di innesco. La baionetta a ghiera trasformava l'arma da fuoco lunga in una "arma in asta"; risulta dalle cronache che a volte, nell'accanito combattimento, il fucile venisse scagliato come una vera e propria lancia quandanche, privato della baionetta usato come clava.
Collocazione
Desenzano del Garda (BS), Società Solferino e San Martino. Museo di San Martino della Battaglia
Credits
Compilazione: Trivini Bellini, Tazio (2011)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/militaria/schede/s2010-00392/
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